In questo momento tutta l’attenzione è catalizzata sugli Europei in Germania e il mercato stenta a decollare. Sta succedendo a tutte le squadre e ovviamente sta succedendo anche alla Juventus. Giuntoli in ogni caso è già a lavoro perchè dovrà farsi trovare pronto ad ogni evenienza. Innanzitutto dovrà avere pronto il sostituto, in caso di mancato rinnovo di Rabiot, e poi dovrà accontentare le esigenze del nuovo allenatore. Per commentare l'inizio dell'era Thiago Motta e il mercato della Juventus, Michele Padovano, ex calciatore che ha vestito la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Juventus dovrà ridurre il gap che c'è con l'Inter e che ha portato i bianconeri a una distanza siderale dal primo posto nella scorsa stagione. Per farlo ha deciso innanzitutto di aprire un ciclo completamente nuovo, dando fiducia a un tecnico giovane e innovativo come Thiago Motta e ora Giuntoli si è già messo al lavoro per costruire una squadra che sia all'altezza. Il direttore dovrà muoversi parecchio sul mercato, ma in questo momento si parla più di possibili trattative in uscita, piuttosto che di quelle in entrata. Due le incognite principali: la prima è Rabiot, che i bianconeri vorrebbero trattenere; la seconda è Chiesa, che avrebbe invece già fatto le valigie. Per commentare l'inizio dell'era Thiago Motta e il mercato della Juventus, Michele Padovano, ex calciatore che ha vestito la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tanti nomi di mercato che circolano, ma in questo momento sembra esserci immobilismo totale. Dipende dagli Europei?
"Credo proprio di sì, in questo momento si stanno guardando gli Europei, anche perché dovrebbero mettere in mostra giocatori interessanti, che magari si conoscono meno. Ovviamente chi sa questo mestiere monitora sempre tutto il calcio mondiale ed Europeo, ma competizioni del genere possono servire per avere delle conferme".
A proposito di Europeo, come le leggi le parole di Rabiot? Pensi che si riuscirà a trattenerlo oppure no?
"E’ davvero difficile dirlo, e io cerco di non entrare mai nel merito delle scelte che fa la dirigenza. Sono curioso di vedere come si muoverà Giuntoli, ma penso che proverà a trattenerlo perché parliamo di un giocatore molto importante. Sono però altrettanto certo che se dovesse decidere di andar via, lui e Thiago Motta punteranno comunque su qualche giocatore simile".
Cosa faresti invece con Federico Chiesa, che sembra essere finito sul mercato?
"Qualcuno dovrà essere sacrificato e questo è stato già detto più volte. Chiesa potrebbe essere tra questi, ma non ci resta altro che stare a vedere ed attendere. Sono curioso di capire come si muoverà la Juventus da questo punto di vista".
Molto dipenderà anche dalle richieste di Thiago Motta, cosa ne pensi del nuovo allenatore?
"Credo che Thiago Motta sia un allenatore che si è conquistato sul campo la Juventus. Adesso ha l'opportunità di allenare una grande squadra. Lo merita e mi incuriosisce molto il duo formato con Giuntoli. Lui è comunque un allenatore che fa giocare bene la squadra e sono davvero curioso di vederlo all'opera. È vero che il Bologna è una cosa e la Juventus è un'altra, ma se uno non le allena mai le big, non può misurarsi e mettersi a confronto con le grandi realtà".
Si sta parlando tanto anche di Soulè. Ci sono possibilità che la Juventus possa decidere di trattenerlo?
"Sinceramente credo che Soulè verrà utilizzato come pedina di scambio per poter arrivare ad altri giocatori importanti. Parliamo di un calciatore che ha fatto molto bene quest'anno ed ha mercato. Non penso invece che la Juventus possa pensare di trattenerlo".
Quale pensi che sarà l'obiettivo della Juventus nella prossima stagione?
"Secondo me quando si arriva in un club come la Juventus non si può far altro che pensare di vincere. È sempre stato così e sarà sempre così. Detto questo però è chiaro che la società ha tracciato una linea. Hanno specificato che bisognerà guardare anche ai conti e credo che Giuntoli dovrà essere bravo a mettere su una squadra competitiva e importante, per cercare di vincere sin da subito, ma al tempo stesso rispettare il budget".
Pensi che ci sia un reparto in particolare su cui Thiago Motta dovrà lavorare maggiormente?
"Non mi piace ragionare per reparti, credo che sia la squadra in toto ad essere forte. Solo con il gruppo, quando ognuno è a disposizione dei compagni e dell'allenatore, si raggiungono gli obiettivi".