Crisi Vlahovic, ora la Juventus riflette - Due gare, 154 minuti in campo, zero gol e tanta delusione. Dov’è finito Dusan Vlahovic? L’attaccante della Juventus sperava in un Europeo da protagonista per rilanciarsi dopo una stagione in chiaroscuro, ma le prime due gare di Euro 2024 hanno confermato il trend poco positivo dell’ultima annata. Se nella sconfitta contro l’Inghilterra Vlahovic ha pagato la giornata storta di tutta la Serbia, che ha praticamente rinunciato a giocare almeno per un tempo, nel pareggio per 1-1 contro la Slovenia l’attaccante bianconero ha continuato a deludere. Fuori dal gioco, nervoso, mai veramente in gara: tanto che il Ct Dragan Stojković lo ha sostituito al 64’ con la partita ancora ferma sullo 0-0. Un segnale forte, visto che una vittoria avrebbe avvicinato la Serbia agli ottavi di finale.
E invece a salvare la sua Nazionale è stato proprio il suo sostituto, un altro figlio della nostra Serie A: Luka Jovic. Nella mezzora in campo l’attaccante del Milan ha mostrato fame, spirito combattivo e qualità, siglando al 95’ la rete del pareggio che permette alla Serbia di continuare a sperare ancora nel passaggio del turno. Ma il momento no di Dusan Vlahovic con la nazionale va bene oltre le due gare di Euro 2024. L’attaccante ha segnalo solo tre gol negli ultimi due anni con la Serbia (dal 1° gennaio 2023 a oggi), nessuno in tutto il 2024. L’ultima rete in nazionale risale al marzo 2023, quando realizzò una doppietta contro il Montenegro nella gara valida per le qualificazioni al campionato Europeo (tre giorni prima aveva segnato contro la Lituania).
Con la Juventus, invece, almeno in termini realizzativi i numeri sono dalla sua parte. 18 gol (16 in campionato e due in Coppa Italia, compresa la rete decisiva per vittoria del trofeo nella finale contro l’Atalanta) in 38 presenze sono comunque un bottino ragguardevole, ma da Vlahovic ci si aspetta di più anche in termini di prestazioni.
Nel mirino della critica per buona parte della stagione perché ritenuto poco funzionale al gioco della squadra, in molti associavano le sue scarse prestazioni alla poca qualità messa in campo dalla formazione di Allegri. Pochi rifornimenti a sua disposizione e dunque maggiore fatica nell’emergere e non solo in termini realizzativi. Adesso però le difficoltà riscontrate anche con la Serbia inducono a pensare che il problema non era il gioco di Allegri, bensì lo stesso Vlahovic.
Necessaria dunque una svolta sia con la nazionale serba, sia con la Juventus. E anche nell’immediato, già a partire dalla prossima gara di Euro 2024. L’attaccante bianconero è il calciatore più pagato di tutta la Serie A con 12 milioni di euro di ingaggio a stagione: uno stipendio da top al quale deve associare un rendimento da top. Ma riuscirà Vlahovic a fare il salto di qualità tanto atteso e guidare la nuova Juventus di Thiago Motta in alto? In casa bianconera se lo augurano in molti, ma forse non tutti ci credono veramente. Tanto che ci sono state delle riflessioni, e forse ci saranno delle altre, sul suo futuro.
Non è un segreto infatti che qualcuno in società monetizzerebbe volentieri dalla sua cessione, reinvestendo il denaro su Zirkzee, attaccante per il quale servono 55 milioni, 40 per pagare la clausola al Bologna e 15 di commissione al suo agente Kia Joorabchian, come sa bene il Milan. Alla fine, però, salvo clamorosi colpi di scena, Vlahovic dovrebbe restare alla Juventus e giocarsi il tutto per tutto nella prossima stagione, la prima con Thiago Motta in panchina. La prima senza l’alibi di Allegri.