Sono passati quasi tre anni dalla rovinosa sconfitta della Roma contro il Bodo Glimt in Conference League. A quel tempo un giovanissimo Riccardo Calafiori, appena 19enne, partì titolare nel 6-1 in favore dei norvegesi. Una prestazione insufficiente, come quella dei suoi compagni, che ebbe pesanti conseguenze.
Quel ko cambiò qualcosa nella mente di Josè Mourinho che scelse di cedere Calafiori e rivoluzionare i giallorossi. E pensare che, solamente pochi mesi prima, il portoghese sembrava credere fortemente nel difensore romano.
Nel maggio del 2021 lo Special One, arrivato alla Roma da poche settimane, postò un video in cui studiava la sua squadra in chiave tattica. Nella clip si soffermava sui movimenti di Calafiori, giovane di grandi speranze su cui Mourinho sembrava puntare. La debacle di Bodo, però, cambiò tutto e fece aumentare i rimpianti tra i tifosi giallorossi. A distanza di tre anni il classe 2002 è diventato uno dei profili più interessanti del calcio italiano dell'azzurro.
Dopo la bocciatura alla Roma Calafiori è ripartito dal Basilea, giocando 38 partite in una stagione e mezza. Il ritorno in Italia al Bologna lo ha fatto crescere e gli ha dato la giusta iniezione di fiducia. Il 22enne è migliorato sotto molti punti di vista e la convocazione in nazionale certifica il suo grande percorso. L'autogol con la Spagna è un incidente di percorso che non frenerà l'ascesa.