Come si chiama l’inno nazionale olandese? Si intitola Het Wilhelmus e risale al 1572 e ad oggi è l’inno più antico tra quelli ancora in uso, nonostante sia diventato ufficialmente l'inno dei Paesi Bassi nel 1932.
Solitamente l'inno del Paese viene usato in tutte le occasioni speciali, come eventi patriottici, occasioni reali ed eventi sportivi, tra cui campionati europei e mondiali di calcio.
Come si chiama l’inno nazionale olandese: la storia
Nel 1932 l'inno diventa ufficiale anche se per molto tempo si è ritenuto che il brano fosse una poesia patriottica del XVI secolo scritta da un uomo di nome Marnix van St. Aldegonde. Oggi però, dopo alcuen ricerche si sostiene che la composizione del brano sia in realtà anonima.
Il nome del testo "Wilhelmus", fa riferimento proprio a Guglielmo d’Orange a cui è dedicato l’intero componimento. Fu lui infatti a guidare la lotta olandese per ottenere l’indipendenza dalla Spagna nel XVI secolo, e per questo è rimasto uno dei personaggi più importanti per la storia dell'Olanda.
Il significato dell’inno olandese
Riguardo il significato dell'inno olandese esistono diverse interpretazioni e nessuno può dire con certezza quale sia la più reale o meno.
Il testo dell'inno racconta la storia della vita di William e di come è diventato un eroe popolare. Alcune teorie intorno al significato dell'inno raccontano di come il testo parli in realtà Gesù Cristo, altri credono che sia una canzone patriottica che celebra l’indipendenza olandese.
Il testo dell'inno in olandese
Ecco il testo completo in lingua originale dell'inno olandese, di solito durante gli eventi sportivi o quelli pubblici si canta solo la prima strofa o al massimo le prime due:

Wilhelmus van Nassouweben ik, van Duitsen bloed,den vaderland getrouweblijf ik tot in den dood.Een Prinse van Oranjeben ik, vrij onverveerd,den Koning van Hispanjeheb ik altijd geëerd.In Godes vrees te levenheb ik altijd betracht,daarom ben ik verdreven,om land, om luid gebracht.Maar God zal mij regerenals een goed instrument,dat ik zal wederkerenin mijnen regiment.Lijdt u, mijn onderzatendie oprecht zijt van aardGod zal u niet verlaten,al zijt gij nu bezwaard.Die vroom begeert te leven,bidt God nacht ende dag,dat Hij mij kracht zal geven,dat ik u helpen mag.Lijf en goed al te samenheb ik u niet verschoond,mijn broeders hoog van namenhebben ‘t u ook vertoond:Graaf Adolf is geblevenin Friesland in den slag,zijn ziel in ‘t eeuwig levenverwacht den jongsten dag.Edel en hooggeboren,van keizerlijken stam,een vorst des rijks verkoren,als een vroom christenman,voor Godes woord geprezen,heb ik, vrij onversaagd,als een held zonder vredenmijn edel bloed gewaagd.Mijn schild ende betrouwenzijt Gij, o God mijn Heer,op U zo wil ik bouwen,Verlaat mij nimmermeer.Dat ik doch vroom mag blijven,uw dienaar t’aller stond,de tirannie verdrijvendie mij mijn hart doorwondt.Van al die mij bezwarenen mijn vervolgers zijn,mijn God, wil doch bewarenden trouwen dienaar dijn,dat zij mij niet verassenin hunnen bozen moed,hun handen niet en wassenin mijn onschuldig bloed.Als David moeste vluchtenvoor Sauel den tiran,zo heb ik moeten zuchtenals menig edelman.Maar God heeft hem verheven,verlost uit alder nood,een koninkrijk gegevenin Israël zeer groot.Na ‘t zuur zal ik ontvangenvan God mijn Heer dat zoet,daarna zo doet verlangenmijn vorstelijk gemoed:dat is, dat ik mag stervenmet eren in dat veld,een eeuwig rijk verwervenals een getrouwen held.Niet doet mij meer erbarmenin mijnen wederspoeddan dat men ziet verarmendes Konings landen goed.Dat u de Spanjaards krenken,o edel Neerland zoet,als ik daaraan gedenke,mijn edel hart dat bloedt.Als een prins opgezetenmet mijner heires-kracht,van den tiran vermetenheb ik den slag verwacht,die, bij Maastricht begraven,bevreesde mijn geweld;mijn ruiters zag men dravenzeer moedig door dat veld.So het den wil des Herenop dien tijd had geweest,had ik geern willen kerenvan u dit zwaar tempeest.Maar de Heer van hierboven,die alle ding regeert,die men altijd moet loven,en heeft het niet begeerd.Seer christlijk was gedrevenmijn prinselijk gemoed,standvastig is geblevenmijn hart in tegenspoed.Den Heer heb ik gebedenuit mijnes harten grond,dat Hij mijn zaak wil redden,mijn onschuld maken kond.Oorlof, mijn arme schapendie zijt in groten nood,uw herder zal niet slapen,al zijt gij nu verstrooid.Tot God wilt u begeven,zijn heilzaam woord neemt aan,als vrome christen leven,‘t zal hier haast zijn gedaan.Voor God wil ik belijdenen zijner groten macht,dat ik tot genen tijdenden Koning heb veracht,dan dat ik God den Heere,der hoogsten Majesteit,heb moeten obediërenin der gerechtigheid
La traduzione dell'inno olandese
Ecco la traduzione in italiano dell'inno olandese:

Guglielmo di Nassau,son io, di sangue tedesco,fedele alla madrepatriarimarrò fino alla morte.Un principe d’Orange,libero sono, ed imperterrito;il Re di Spagnaho sempre onorato.Nel timor di Dio io sempredi vivere ho cercato;perciò fui esiliatoprivato della terra e della mia gente.Ma Dio mi guideràcome un buono strumento,perché io possa ritornareal mio incarico di reggitore.Addoloratevi, miei sudditi,gente onesta di natura,Dio non vi abbandonerà,anche se ora disperate.Chi di viver pio si sforzapreghi Dio di giorno e notte,ch’Egli voglia darmi la forzacon cui io possa aiutarvi.Il corpo mio e tutti i beniper voi mai risparmiai;I miei fratelli, d’illustre nome,anch’essi ve l’hanno dimostrato;il Conte Adolfo è cadutoin Frisia, in battaglia;la sua anima, nella vita eterna,attende l’Ultimo dei giorni.Nobile e d’illustri natali,rampollo di stirpe imperiale,del regno scelto principe,da buon e pio cristianoper la Parola d’Iddioio, libero e senza esitazioni,come un eroe senza paurail mio nobile sangue ho dedicato.Il mio scudo e la mia Parolason tuoi, Dio, mio Signore,a te voglio inginocchiarmi;mai più non mi abbandonare.Che io possa, pio, rimanereTuo servitore in ogni ora,e cacciare la tiranniaChe mi trapassa il cuoreDa coloro che mi ostacolanoe sono i miei persecutori,mio Dio, ti prego di proteggereil fedel Tuo servitore;perché essi non mi assaltinosecondo i loro piani scellerati,né si lavino le maninel mio sangue innocenteCome David, dové fuggireDa Saulo il tiranno,così anch’io dovetti gemerecome molti altri nobili.Ma Dio infine lo salvò,liberandolo da grandi pesie gli diede un regnomolto grande in Israele.Dopo l’amaro io riceveròdal Signor mio Iddio dolcezzaalla quale tanto aspirail mio senno principesco:ovver ch’io possa morirecon onore sul campo;e conquistarmi un regno eternocome suol guadagnarsi un eroe fedele.Nulla mi ispira tanta pena in cuore,nelle mie avversità,che veder immiserirele buone terre del Re.Che gli Spagnoli oggi vi tormentino,Dolci e nobili Paesi Bassi,quando io vi ci pensosanguina il mio nobil cuore.A cavallo come un Principe,con l’esercito mio in forze,spergiurato dal tiranno,io attesi la battaglia;Chi a Maastricht or è sepoltotremò davanti alla mia mano;i miei cavalieri furon visticorrere prodi, per tutto il campo.Se il Signor avesse volutoche così già allor succedesse,volentieri vi avrei risparmiataquesta terribile tempesta.Ma il Signore di lassù,che su tutto ha potere,che sempre va lodato,non decise allor così.Cristianamente fu guidatoil mio principesco senno,indefesso si mantenneil mio cuore nelle avversità.Al Signore ho io pregatofin dal fondo del mio cuore,che salvasse Ei la mia causae facesse nota la mia innocenzaAhimè, mio povero gregge,che ti trovi in gravi affanni!Non dormirà il tuo pastore,anche se ora sei disperso.Alza il capo verso Dio,la sua risanante parola accetta;Vivi pio, da buon Cristiano:;presto quaggiù sarà tutto finito.Davanti a Dio vo’ confessaree alla sua onnipotenzache io mai, in nessun temponon ho disprezzato il Re;ma a Dio, il mio Signorela suprema Maestàho dovuto obbediresecondo giustizia.