In casa Milan, un po' come per tutto il resto delle squadre, sul mercato c'è calma piatta. Ormai già da qualche giorno Zlatan Ibrahimovic ha ufficializzato che il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca e da questo momento in poi il club è pronto ad aprire un ciclo nuovo. Il tecnico portoghese sa bene che non sarà facile, ma dovrà a tutti i costi provare a fare meglio di Stefano Pioli. Sarà anche per questo i tifosi rossoneri hanno dimostrato tutto il loro dissenso e scetticismo. Ora dovrà dimostrare sul campo di essere all'altezza e per questo servirà anche una squadra ben costruita e completa. Per commentare il mercato del Milan e la scelta di affidarsi a Fonseca, Giampiero Maini, ex calciatore che ha vestito anche la maglia rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La dirigenza del Milan si è già al lavoro, ma per concludere le prime operazioni, probabilmente, dovrà aspettare la fine dell'Europeo. Con Fonseca hanno scelto di voltare completamente pagina e adesso l'intenzione è quella di per mettere su una squadra che sia immediatamente competitiva sia per la serie A che per la Champions League. Servirà sicuramente un attaccante di peso, in grado di sostituire Giroud, ma non solo. Nel frattempo però non si calmano le sirene che dall'Arabia Saudita vorrebbero Leao in Saudi Pro League. Per commentare il mercato del Milan e la scelta di affidarsi a Fonseca, Giampiero Maini, ex calciatore che ha vestito anche la maglia rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fonseca al Milan è un nome che ti convince? I tifosi rossoneri non sono soddisfatti, si aspettavano un tecnico con più esperienza.
"So che a Milano non hanno di certo fatto i fuochi d'artificio i tifosi, quando hanno saputo dell'arrivo di Fonseca. Io l'ho apprezzato a Roma e l'ho conosciuto come professionista, credo invece che sia un ottimo allenatore e un profilo giusto per il Milan. Mi auguro che possa avere tempo per dimostrarlo, anche perché sappiamo che parliamo di una società forte e importante. Vorranno sicuramente tornare a competere, cosa che tra l'altro ha fatto in questi anni con Pioli. Non sarà facile ripartire, ma il nuovo allenatore è una scommessa della società e credo che ci siano tutti i presupposti per fare bene".
A proposito di questo, l'obiettivo è quello di ridurre, sin da subito, il gap con l'Inter. Ma è un Milan che può ambire anche al titolo?
"Secondo me il Milan ha fatto un ottimo campionato, mentre l'Inter ha fatto molto di più di quello che ci si aspettava. Penso che il gap potrà essere colmato, anche se non sarà facile, non solo per i rossoneri, ma per tutte coloro che sono costretti a rincorrere. Credo sinceramente che in questi anni sia stato molto sottovalutato il lavoro di Stefano Pioli".
Il mercato per ora ostenta a decollare, complici probabilmente anche gli Europei. Cosa ti aspetti e ti preoccupa questo immobilismo?
"Sinceramente no, non sono preoccupato, perché questo immobilismo sta coinvolgendo tutti. Si tende a temporeggiare e probabilmente si aspetterà la fine degli Europei. C'è l'operazione Zirkzee, che è stata portata avanti da tempi non sospetti e che si è arenata per le commissioni troppo alte. Il Milan ha posto le sue condizioni. Poi sul tavolo della trattativa c'è il discorso Leao, che anche lui è attratto dalle sirene arabe. C'è una clausola molto alta nel suo caso e va valutata".
A proposito di questo, pare che Pioli sia tentato dall'Arabia Saudita. Quanto perderebbe il nostro campionato?
"Ritengo Pioli un ottimo allenatore, uno che è stato sempre sottovalutato. Basta pensare ai risultati per rendersene conto. Al Milan ha vinto un campionato, li ha portati in semifinale di Champions e in questa stagione ha conquistato il secondo posto. Ribadisco che ha fatto un buon lavoro, ma non è stato apprezzato. Anche alla Lazio aveva fatto cose importanti e mi dispiacerebbe molto se oggi dovesse decidere di andare in Arabia. Sia come professionista, che per il suo spessore umano, credo che sia uno dei primi tre in Italia. Il richiamo del denaro però spesso è più forte di qualsiasi altra motivazione".
Nel senso che per quelle cifre lo faresti partire?
"Parliamo di tantissimi soldi e credo che se Leao fosse interessato e realmente ci fosse un club disposto a pagare qualcosa come 150 milioli, io si, lo lascerei partire. Nel calcio di oggi ormai nessuno è incedibile. Ho letto che c'è interesse anche nei confronti di Bennacer. Per quel che riguarda le uscite si devono ascoltare sempre coloro che sono disposti a mettersi intorno al tavolo, vedere cosa offrono e cosa mettono sul piatto. Si fa davvero fatica a pensare di poter rinunciare a cifre così alte, non solo per il Milan ma anche per tutte le altre squadre".
In entrata invece ti aspetti i nomi altisonanti?
"Io credo che alla fine l'operazione Zirkzee si farà, ed è un calciatore che a me piace tantissimo. Il Milan ha bisogno di un attaccante di livello e di spessore, con caratteristiche simili al giocatore del Bologna. È chiaro che non potranno però limitarsi solo a questo e infatti mi aspetto almeno altre tre o quattro operazioni".