Tragedia a Kallakurichi, in India. Cinquantatré persone hanno perso la vita dopo aver bevuto un liquore prodotto illegalmente nello stato Tamil Nadu, nell'India meridionale.
Partiti da un numero iniziale pari a 37, nelle ultime ore le vittime sono aumentate a 53, mentre un totale di 117 persone sono attualmente ricoverate all'ospedale di Kallakurichi, in India, come dichiarato dal primo ministro M.K. Stalin.
Il timore è che in realtà i morti siano molti di più: in quanto non ancora dichiarati dai referenti dei villaggi limitrofi a Kallakurichi. Nel distretto sono state inviate ambulanze, medici e specialisti per cercare di salvare la vita a quante più persone possibile.
Le persone sono state portate d'urgenza in ospedale dopo aver accusato numerose sintomatologie: vertigini, mal di testa, vomito e nausea dopo aver consumato il liquore artigianale martedì.
Secondo le prime indagini condotte sul luogo, la polizia ha arrestato quattro persone e sequestrato oltre 200 litri di liquore prodotto senza licenza e con metanolo all'interno della miscela.
Tutte le persone decedute sono state bruciate e successivamente cremate. I parenti delle vittime hanno accusato gli agenti di essere "parte del problema" e in parte responsabili delle morti, in quanto conoscevano l'attività illegale portata avanti senza alcun problema sul territorio: naturalmente si tratta di speculazioni da prendere con le dovute pinze.
Il governo statale ha promesso che garantirà un piano di istruzione dei bambini che hanno perso uno dei genitori nella tragedia, come confermato dal primo ministro, e pagherà un assegno aggiuntivo di Rs 5.000 (£ 47) al mese fino al compimento dei 18 anni.