Gli abitanti di Okinawa sono stanchi dopo l'ennesimo episodio di violenza che ha coinvolto una sua abitante ed un soldato degli Stati Uniti. Un membro dell'aereonautica militare di 25 anni è stato arrestato questo marzo con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne.
A luglio dovrebbe iniziare il processo che coinvolge il soldato, mentre le autorità locali chiedono agli Stati Uniti che questi incidenti non accadano più.
Anche se il caso risale al dicembre 2023, è stato reso noto in questi giorni che un soldato dell'aeronautica americana di 25 anni era stato arrestato questo marzo con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una minorenne (all'epoca dei fatti avrebbe avuto fra i 13 e i 15 anni).
L'accusa portata avanti dai giudici afferma che il 24 dicembre 2023 il 25enne Brennon Washington si è avvicinato alla vittima in un parco nella parte centrale dell'isola principale di Okinawa e l'ha portata via in macchina. Nonostante sapesse che la persona che aveva portato a casa sua avesse meno di 16 anni (età del consenso in Giappone), Washington avrebbe lo stesso tentato di approcciarla, per poi violentarla.
La polizia della prefettura di Okinawa ha identificato Washington dalle riprese delle telecamere di sicurezza e ha chiesto informazioni su di lui all'esercito americano. Dopo le indagini, l'esercito americano ha consegnato Washington alle autorità giapponesi il 27 marzo.
Il soldato è stato arrestato ed incriminato grazie anche alla denuncia della giovane: il suo processo dovrebbe aprirsi il 12 luglio, ma non si sa se il 25enne abbia o meno ammesso le accuse. Il governatore di Okinawa Denny Tamaki ha riferito che quest'episodio non contribuisce alla serenità degli abitanti locali, che in molti casi vivono vicino a basi militari statunitensi.
Tamaki ha espresso la propria vicinanza alla vittima e ha altresì affermato chiaramente che questa violenza sessuale è un grave attacco alla dignità e alla sicurezza di tutte le donne. Il Vice Ministro degli Affari Esteri Masataka Okano ha presentato una protesta all'ambasciatore americano in Giappone, Emanuel Rahm, chiedendo che venga prestata maggiore attenzione nella gestione dei soldati statunitensi.
Luogo di una delle più importanti battaglie del Pacifico durante la Seconda guerra mondiale, l'isola di Okinawa è stata usata dagli Stati Uniti per anni come perno della sua occupazione militare del Giappone. Dopo aver lasciato mano al governo civile giapponese, gli statunitensi hanno deciso comunque di rimanere su Okinawa costruendo nel tempo diverse basi militari.
Queste rappresentano circa il 70% della presenza armata statunitense in Giappone. Gli abitanti di Okinawa però protestano da anni, non soltanto per una questione di preservare la propria indipendenza militare ma anche per questioni ambientali (l'inquinamento acustico prodotto dalle diverse basi) e per altri episodi di violenze sessuali compiuti da militari degli Stati Uniti.
Il caso più grave avvenne nel 1995, quando 3 soldati americani dei Marines stuprarono una bambina di 12 anni. Gli abitanti di Okinawa organizzarono grosse proteste e per qualche tempo si temette che avrebbero potuto anche aggredire i 3 stupratori sulla base di motivazioni razziste (i 3 Marines erano afroamericani).
L'episodio è diventato emblematico, per molti, del fatto che gli Stati Uniti si sentono al di sopra delle leggi giapponesi e si permettono, quindi, comportamenti vergognosi ed illegali.
Oltre ai problemi con le basi militari statunitensi presenti sull'isola, Okinawa deve guardarsi anche dalla Corea del Nord: a fine maggio il governo giapponese aveva dichiarato l'evacuazione di Okinawa per un possibile attacco missilistico nordcoreano.