Felice a metà. Paola Cortellesi arriva così sul red carpet dei Nastri d'Argento, la cerimonia dei premi assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici, che si è svolta oggi, 27 giugno 2024, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Il suo film d'esordio alla regia, "C'è ancora domani", si è aggiudicato il premio come Film dell'Anno, a coronamento di un successo di pubblico (e critica) clamoroso che, però, vuol dire anche quanto i temi della violenza sulle donne e dei diritti loro negati siano vissuti da tanti sulla propria pelle.
Dopo i David di Donatello, anche i Nastri d'Argento.
La stagione che si avvia alla sua conclusione si conferma straordinaria per Paola Cortellesi e il suo "C'è ancora domani". Con circa 5 milioni e mezzo di biglietti venduti e un incasso totale di oltre 36 milioni di euro, la pellicola ha rappresentato un segnale di vitalità e di legame con gli spettatori come non se ne vedevano da tempo.
Sul red carpet allestito al MAXXI, la Cortellesi si ferma a parlare con i giornalisti presenti, tra cui l'inviato di TAG24 Thomas Cardinali, e racconta come la storia del film trovi una risonanza non soltanto nel pubblico italiano.
Un'affermazione che, però, alla regista e interprete del film fa scattare una riflessione che, in parte, attenua la soddisfazione e la gioia per i premi e gli attestati di stima ricevuti:
Inevitabile, dunque, chiedere se la politica possa fare qualcosa di più su un tema che ha toccato nel profondo così tanti cittadini.
Cortellesi, prima della premiazione dei Nastri d'Argento, chiarisce subito che il suo non è un ruolo politico ma quello di "sensibilizzare", attraverso le sue storie, su argomenti che stanno a cuore alle persone. Ma alla politica si rivolge, sostenendo che "può fare di più":
Perché la battaglia contro la violenza sulle donne e per il riconoscimento dei loro diritti è soprattutto educativa e culturale. Cortellesi ne è consapevole come molti di loro che hanno visto il suo film. Resta da capire se la medesima consapevolezza sia condivisa anche dalla politica italiana.