Roma è paralizzata: lo sciopero dell'Atac, proclamato ieri per oggi 4 luglio 2024, sta facendo registrare un'altissima adesione. Un tragico incidente sul lavoro, avvenuto all'interno del deposito di Tor Vergata e che ha causato la morte di un dipendente dell'azienda di trasporti della Capitale, ha spinto le organizzazioni sindacali a richiamare l'attenzione sulle troppe tragedie che continuano a verificarsi quotidianamente in Italia.
Usb Lavoro Privato Trasporti Roma, Orsa Tpl Lazio, Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Ugl Fna hanno indetto una mobilitazione di 8 ore dalle 8:30 alle 16:30.
"Vogliamo essere al fianco della famiglia del collega e ribadire alle aziende che sul lavoro a sicurezza è fondamentale" spiega a TAG24 Michele Frullo, sindacalista Usb.
Un dipendente ATAC di 63 anni è l'ennesima vittima di un incidente durante le ore lavorative. Ieri, 3 luglio, è caduto in una fossa per la manutenzione dei mezzi di trasporto all’interno del deposito di Tor Vergata, sbattendo violentemente la testa. Ne è stata dichiarata la morte cerebrale.
"Ieri girava la voce che il collega non avesse l'autorizzazione per stare nel deposito, in quanto impiegato amministrativo" spiega Michele Frullo. "Invece non è vero: era un dipendente addetto all'organizzazione dell'uscita delle vetture idonee al mattino e durante il giorno. Indossava tutti i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale, ndr), era stato formato e aveva l'autorizzazione per girare in officina".
L'USB si sta battendo da tempo, a livello nazionale, per richiedere una legge per il reato di omicidio sul lavoro.
"Ogni anno si verificano più di mille morti. Non è possibile continuare in questa direzione: non è ammissibile che un lavoratore esca di casa e non torni più. Quindi abbiamo indetto uno sciopero, rispettando la legge 146/90, che ci permette di farlo oggi per domani".
"Vediamo che c'è un'adesione massiccia allo sciopero: hanno chiuso tutte e tre le linee di metropolitana questa mattina" spiega Frullo. "Anche in superficie ci sono riduzioni di corse".
Il tema della sicurezza,, infatti, è più che mai sentito dai lavoratori.
"Atac, fortunatamente, è un'azienda molto attenta: difficilmente accadono incidenti in officina. Però c'è il grosso problema delle aggressioni: il personale viene spesso aggredito e malmenato. Non avremmo mai voluto indire uno sciopero per un collega che muore sul posto di lavoro, però siamo stati costretti perché vogliamo che la società e le istituzioni si impegnino per risolvere questo problema, ormai diventato inaccettabile".