Il mondo del cinema dice addio ad Aldo Puglisi, celebre attore del cinema d'autore, aveva infatti debuttato in "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi e "Matrimonio all'italiana" di Vittorio De Sica con la grande diva Sofia Loren. Ma qual è stata la causa della morte dell'interprete di tanti personaggi di successo? Ecco tutti i dettagli sulla carriera e la vita privata dell'attore scomparso il 22 luglio 2024.
Aldo Puglisi è morto all'età di 89 anni all'ospedale di Catania a causa di complicazioni polmonari dovute al Covid di cui era affetto. I funerali avranno luogo domani 23 luglio alle 9:30 a piazza Santa Maria di Gesù a Catania.
Non si hanno informazioni sulla vita privata di Aldo Puglisi a parte che era nato a Catania il 12 aprile del 1935 ed era figli d'arte, i suoi genitori erano attori attivi negli anni trenta.
Aldo Puglisi esordì al cinema nel 1964 con "3 notti d'amore" di Renato Castellani e con altri due film diventati dei cult della cinematografia italiana ovvero "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi e "Matrimonio all'italiana" di Vittorio De Sica. Nella prima pellicola prestava il volto all'amante della protagonista Stefania Sandrelli mentre nella seconda era il fedele Alfredo.
Lavorò poi ancora con Germi nel 1966 con il film "Signore e signori" e due anni dopo ebbè un ruolo in una pellicola di Mario Monicelli intitolata "La ragazza con la pistola". Nel 1973 con lo stesso regista prese parte a "Vogliamo i colonnelli". Il grandissimo Pier Paolo Pasolini lo volle per "prestare" la voce a Dio in "La sequenza del fiore di carta", episodio di "Amore e rabbia" del 1969.
Nel 1971 Aldo Puglisi lavora con Pasquale Festa Campanile ai film "Il merlo maschio" e "Quando le donne persero la coda". Successivamente prende parte al film di Lucio Fulci "All’onorevole piacciono le donne" del 1972 che provocò molto scalpore e fu censurato. Poi due anni dopo lo diresse Lina Wertmüller in "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d’agosto". È stato poi fermo alcuni anni.
Il suo ritorno come attore di cinema è stato nel 1980, quando interpretò la parte del tenente che arrestava il produttore Bonivento in Arrivano i gatti di Carlo Vanzina. Poi Aldo Puglisi è stato fermo fino al al 1997, quando prese parte al documentario L'uomo dal sigaro in bocca, un cortometraggio di Mario Sesti di 39 minuti.
In seguito lo si vide poco nel mondo del cinema, la sua carriera sul grande schermo ebbe un po' un arresto ma nel 2003 tornò sul grande schermo con "Tosca e altre due" di Giorgio Ferrara e "Segreti di Stato" di Paolo Benvenuti. In questo film diede il volto al perito balistico che ricostruiva la strage di Portella della Ginestra. Il 17 dicembre del 2020 fu ospite del programma condotto da Carlo Conti "I migliori anni".
Aldo Puglisi ha sempre detto che il suo grande amore non era il cinema né la televisione ma il teatro dove ha collaborato con i più grandi maestri del Novecento per una carriera lunga oltre quarant'anni. Una delle opere più belle a cui ha partecipato è "Il coraggio di un pompiere napoletano" di Vincenzo Scarpetta. In questa commedia ha recitato al fianco di Carlo Cecchi che ha firmato anche la regia. Ha preso parte anche a "La pazza di Chaillot" di Jean Giraudoux e a "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello con Renato Campese. È infine nel cast dell'opera "La locandiera" di Carlo Goldoni che vede protagonista lo stesso regista Carlo Cecchi e anche in quello del "Cirano di Bergerac" di Edmond Rostand con Pino Micol.