Mister Vanoli ha già iniziato a lavorare da circa due settimane, ma oggi è ufficialmente iniziata la sua esperienza col Torino. Si è presentato alla stampa e ha dimostrato di avere le idee chiare, per quanto abbia evitato di esporsi troppo e sbilanciarsi. "Sono orgoglioso di poter rappresentare un club storico e per me è una bella responsabilità" - ha detto in apertura. "Ringrazio Juric, ma ogni allenatore ha la sua identità. Il mio primo obiettivo è quello di essere concreto" - ha detto poi, guardando anche alla prossima stagione. I tifosi granata sanno che servirà pazienza, ma al tempo stesso si aspettano risposte concrete dal mercato. Vogliono tornare a lottare per l'Europa e per farlo servirà sicuramente qualche innesto importante. Ma il Torino con Vanoli vuole alzare l'asticella? In esclusiva a Tag24, lo abbiamo chiesto a Roberto Maltagliati, ex difensore con un lungo passato granata.
D: Oggi la presentazione del nuovo allenatore del Torino, Paolo Vanoli. Che sensazioni hai avuto e che impressione ti ha fatto?
R: Sicuramente è stata una scelta giustissima perchè Vanoli lo scorso anno ha fatto un grandissimo campionato in Serie B e si è meritato questa chiamata. Ha dimostrato di essere all'altezza e pronto per il salto di qaulità. E' un allenatore che era già finito nel mirino anche di altre squadre importanti ed è stato bravo Cairo a dargli fiducia. Il problema principale resta la partenza, che rischia di determinare il suo futuro. Se la stagione inizia con il piede giusto, è tutto in discesa e per questo serve anche un pizzico di fortuna. La bravura del mister però non è in discussione. E' normale che sarà in una situazione completamente diversa rispetto a quanto ha vissuto un anno.
D: Riuscirà a gestire le pressioni di una piazza così esigente?
R: Questo è il primo scoglio da superare e dovrà essere bravo a gestire le pressioni, soprattutto se le cose non dovessero iniziare proprio come i tifosi granata hanno previsto. La curva del Toro è meravigliosa e se le cose vanno bene ti senti al centor dell'attenzione su tutto, ma se vanno male può diventare ingestibile. Speriamo che la partenza in campionato sia positiva.
D: Il mister è solo all'inizio e non si è sbilanciato più di tanto, ma quali devono essere gli obiettivi del Torino per la prossima stagione?
R: Penso che questa squadra sia reduce da un ottimo campionato e lo scorso anno, sotto la guida di Juric, si è alzata l'asticella. Capisco che ora serva una buona partenza, per tranquillizzare l'ambiente e l'obiettivo deve essere quello di puntare all'Europa League. Il Toro, ogni anno, ha fatto un piccolo passettino in avanti. E' normale che non basta il mister, per quanto sia bravo, ma la società dovrà intervenire per accontentare le richieste del nuovo allenatore sul mercato. Lui parla costantemente con la dirigenza granata e con la società e ora si aspetta un passo verso di lui. Un minimo di sacrificio ora va fatto e sono sicuro che i risultati arriveranno.
D: Quindi ti aspetti uno sforzo in più sul mercato?
R: Credo di sì perchè lo merita la piazza, lo merita la città e lo meritano i tifosi. Il club ha sempre fatto bene, pur evitando di spendere cifre esagerate, però adesso è tempo di investire qualcosina in più.
D: Dopo l'addio di Buongiorno, la fascia da capitano è passata a Zapata. Decisione giusta e giocatore che ha carisma?
R: Queste sono scelte interne e delicate. La società ha preso la sua decisione ed evidentemente ha le sue motivazioni. E' chiaro che un giocatore come Buongiorno poteva ancora dare tanto al Torino. Partendo da lui e con qualche aggiustamento, si poteva davvero puntare in alto. In questo momento invece ha bisogno di andare sul mercato. Zapata comunque ha la giusta personalità e lo ha dimsotrato anche lo scorso anno. Lo davano tutti per spacciato e invece è ancora un gran giocatore.