Dopo circa un mese di silenzio, che stava facendo preoccupare i tifosi giallorossi, negli ultimi giorni la Roma si è scatenata sul mercato. De Rossi nelle scorse settimane aveva già accolto le Feè, ma adesso si prepara per spalancare le porte dello spogliatoio ad almeno 3 nuovi innesti. Il primo e più atteso è Matis Soulè, tanto richiesto e voluto dal nuovo allenatore. I capitolini non hanno mollato la presa e dopo un lungo braccio di ferro hanno raggiunto l'accordo con la Juventus. L'attaccante argentino però non è l'unico su cui si è posta l'attenzione in questi giorni. Stamattina infatti, all'aeroporto di Fiumicino, è sbarcato Samuel Dahl. Il terzino svedese sosterrà ora le visite mediche e firmerà un quinquennale. E infine sul fronte offensivo, si lavora per chiudere con l'attaccante del Girona. Insomma, da Soulè e Dovbyk, è una Roma scatenata sul mercato e per commentare le ultime mosse, Antonello Fassari, attore e noto tifoso romanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Da Soulè a Dovbyk, all'improvviso la Roma ha iniziato a muoversi sul mercato. Eri preoccupato dal silenzio delle ultime settimane?
R: Ho fiducia, nei confronti della Roma e soprattutto in Daniele De Rossi. Soulè secondo me è un bel colpo e avere giovani di livello è importantissimo. I campioni sono i campioni e non si discutono, ma servono anche ragazzi che devono ancora affermarsi e che hanno voglia di dare qual qualcosa in più. Le squadre davvero forti, in questo momento, sono quelle che hanno un gruppo coeso e io confido in quello. Non sono preoccupato, perchè nel calcio moderno, ogni tre mesi esce fuori un fenomeno da qualche parte del mondo. La speranza è che la Roma ne possa trovare qualcuno.
D: Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Soulè, che dovrebbe arrivare nella capitale. E' un acquisto che può aiutare per la Champions League?
R: Certo, è un giocatore che serve tantissimo. Più hai giocatori forti e più puoi ambire ad andare più avanti possibile. Soulè è un ragazzo giovane e di talento. La vera forza di una squadra però, è nella mentalità. Guardate l'Atalanta. E' vero che hanno una storia lunga, ma hanno investito e programmato e i risultati sono arrivati.
D: Oltre a Soulè, in attacco si punta su Dovbyk del Girona, ma sei d'accordo con la volontà di cedere Abraham?
R: A me dispiace molto se Abraham va via e se dovessi decidere io lo farei rimanere. Poi però ci sono le regole del mercato e per far entrare qualcuno, bisogna far uscire qualcun altro. Evidentemente dipende anche da De Rossi e dalla volontà del giocatore. Lui probabilmente ha capito che non sarebbe titolare e quindi preferisce cercare un'altra destinazione.
D: A cosa credi che possa ambire la squadra di De Rossi? Il gap con le altre si può ridurre?
R: Non so se il gap si sia ridotto o meno, non ho la palla di vetro e penso che dobbiamo aspettare la fine del mercato. Certe cose si possono programmare e pensare quanto vuoi, ma alla fine è sempre il campo che decide. Quest'anno ad esempio è successo qualcosa di incredibile e nessuno poteva pensare che il Napoli mancasse in questo modo.
D: Secondo te in quale reparto si deve rinforzare di più la Roma?
R: Dipende dal tipo di gioco che vorrà fare Daniele De Rossi, ma io credo che il reparto più importante sia sempre la difesa.