Quella che è arrivata a Gianluca Scamacca è una vera e propria sentenza. Praticamente il peggiore dei responsi possibili: rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro, con interessamento del menisco. All'inizio si era sperato in un forte trauma distorsivo, ma l'infortunio riportato all’inizio del secondo tempo dell’amichevole contro il Parma, lo terrà invece lontano dal campo per almeno 5-6 mesi. Una tegola pesante per Gasperini, che adesso dovrà valutare come muoversi per la prossima stagione, ovviamente d'accordo con la società. Ma con l'infortunio di Scamacca l'Atalanta torna sul mercato? Lo abbiamo chiesto a Thomas Manfredini, ex calciatore e capitano della Dea, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.
D: Purtroppo l'infortunio di Scamacca è più grave di quello che si poteva pensare all'inizio e adesso l'Atalanta ci dovrà rinunciare per mesi. Che ne pensi?
R: Un infortunio davvero grave, che lo lascerà fuori per tanto tempo. Fortunatamente oggi le strutture sono all'avanguardia e ci sono tutte le condizioni per poter recuperare al meglio. Faccio a Scamacca il mio In bocca al lupo, con la speranza che lui possa rimettersi al più presto, per poter dare una mano all'Atalanta nel girone di ritorno. Purtroppo anche lo scorso anno la Dea non era stata fortunata con gli infortuni. Mi dispiace perché c'erano tutte le condizioni per partire bene, anche perché tra poco c'è la partita con il Real Madrid. Si è perso un attaccante forte, sia per l'Atalanta che per l'Italia.
D: Aveva concluso la scorsa stagione in crescendo, e questo poteva essere per Scammacca l'anno della definitiva consacrazione?
R: Purtroppo sì, e adesso invece dovrà ripartire da zero. Poteva essere un anno decisivo per lui, e anche per l'Atalanta, perché nel girone di ritorno Scamacca ha dato qualcosa di importante e questo infortunio si farà sentire, a livello di squadra. Dovranno essere bravi, sia il mister che il direttore sportivo, nel trovare un sostituto all'altezza.
D: Ti aspetti quindi che con l'infortunio di Scamacca adesso l'Atalanta voglia tornare sul mercato?
R: Gasperini è uno bravo a trovare sempre le soluzioni più giuste. Bisognerà vedere come valuterà i giocatori che ha già in casa e se lui riterrà o meno opportuno tornare sul mercato. Se c'è qualcuno a cui pensava di dare fiducia nel corso del campionato, evidentemente dovrà dargliela subito. Lo scorso anno dopo che si è fatto male Tourè, non è arrivato nessun altro. In casa ci possono essere sempre delle alternative valide, ma bisognerà capire se Gasperini vorrà giocare con una vera e propria punta centrale. Vedremo anche come vorrà utilizzare Zaniolo. Prendere tanto per prendere, non serve a nessuno e gli attaccanti forti costano tanto. 5-6 mesi sono lunghi, ma Scamacca tornerà ad essere importante.
D: Aspettative alte nei confronti di Zaniolo?
R: Da parte mia sì, anche perché parliamo di un giocatore forte che va ritrovato. Gasperini è l'allenatore perfetto, perché nel corso della sua carriera ha rigenerato tanti calciatori. Se lui arriva a Bergamo con la mentalità giusta e con la voglia di rimettersi in gioco, credo che possa essere un successo. L'importante è non avere fretta, perché il mister ha bisogno di tempo, lo fa con tutti. Ha tutte le caratteristiche per poter fare bene, e l'importante è che lui possa essere fisicamente integro e che possa trovare il prima possibile il gol.
D: L'infortunio di Scamacca può cambiare i piani anche sulla possibile cessione di Koopmeiners?
R: Assolutamente sì, anche perché Koopminers ha giocato spesso nei tre lì davanti ed era un titolare inamovibile. Il mister lo utilizzava sia davanti, che a centrocampo e l'infortunio di Scamacca apre un buco importante. Chi rientra nei piani dell'allenatore deve essere pronto. Farlo partire vorrebbe dire rinunciare a un altro calciatore fondamentale e secondo me, ad oggi, qualche punto interrogativo in più c'è.
D: Si è parlato tanto anche di Nico Gonzalez, che ne pensi?
R: Nico è un altro esterno ed eventualmente potrebbe arrivare qualora dovesse partire Koopmeiners. Non penso però che si vogliano spendere 40 milioni per un giocatore con caratteristiche simili a quelli che si hanno già, piuttosto si potrebbero investire su una prima punta. Questo infortunio, dal punto di vista societario e per le idee del mister, cambia sicuramente qualcosa.