Arrivata l'estate, non si può non parlare del problema insetti. Non stanno solo in campagna, ma anche e soprattutto nelle grandi città: tra cortili, magazzini e ristoranti, le più temute - e odiate - sono le blatte! Ma perché spesso ci sono addirittura dentro casa? Velocissime, notturne, grandi e piccole, rosse, chiare, scure, scorrazzano sulle piastrelle del nostro pavimento in bagno, escono dal muro, e infestano le nostre cucine.
Tag24.it ha sentito il parere e i consigli di Diego Tasciotti, entomologo e tecnico della disinfestazione dell' Assistenza Casa Roma - Red Solution 24h, per fare chiarezza su questo fastidioso fenomeno, spiegare verità sui falsi miti di questi insetti e, soprattutto: come eliminare le blatte.
Secondo quanto ci spiega il nostro esperto, il fenomeno è molto più diffuso di quanto pensiamo, soprattutto nelle grandi città e, molto spesso, non dovremmo sentirci responsabili dell'arrivo delle blatte, in quanto sono animali che si spostano continuamente, sempre alla ricerca di cibo e, dove c'è vita, c'è nutrimento:
"Le blatte si spostano principalmente per acqua e cibo. Sono insetti onnivori, quindi si nutrono di tutto ciò che trovano, ma la loro sopravvivenza dipende dalla ricerca costante di cibo. Quando le risorse nella zona in cui si trovano sono insufficienti, si spostano verso altre aree, come abitazioni, attività commerciali o condomini. Questo comportamento varia anche in base alla specie di blatta presente. Tutte provengono dalle fognature o dai magazzini."
Quali sono i principali tipi di blatte presenti in Italia e dove si trovano? Ce ne sono di diversi tipi e, a seconda di quelle con cui abbiamo a che fare, si decide quale disinfestazione attuare.
"Esistono circa 4.000 sottospecie di blatte, anche se non tutte sono presenti in Italia. Le più comuni nel nostro paese sono la Blattella Germanica, che infesta soprattutto aree alimentari come magazzini e depositi, e la Blatta Orientalis, insieme alla Periplaneta Americana.
L'Orientalis è nera, mentre la Periplaneta Americana è rossa. Queste due specie si trovano principalmente nelle fognature e nei pozzetti. Negli ultimi anni, si è aggiunta anche la Supella Longipalpa, che si nutre di cellulosa e può infestare biblioteche e luoghi simili."
Molte persone associano le blatte allo sporco. Si tratta di un falso mito? Non è detto che entrino in una casa perché sporca, ma è ovvio che cercano cibo e che si nutrono di tutto ciò che trovano, quindi l'esperto risponde:
"Non è proprio un falso mito. Le blatte sono insetti detritivori, si nutrono dei nostri scarti e aiutano a mantenere pulito l'ambiente."
E per quanto riguarda il mito della candeggina, è vero che manda via le blatte?
"Si, l'odore della candeggina le tiene piuttosto lontane. Infatti viene utilizzata spesso nelle condutture. Così come l'aceto nell'ambiente domestico."
"Transitando in aree con spazzatura e rifiuti, possono portare contaminazioni. Le malattie trasmesse variano in base alla specie, includono allergie e varie infezioni: niente di gravissimo, le tipiche da 'contatto con lo sporco'." Spiega il nostro specialista.
Come si possono eliminare le blatte per sempre? È una dura e lunga battaglia per tutti coloro che si trovano a combattere con infestazioni per le quali, il nostro esperto lo sottolinea, è sempre meglio intervenire il prima possibile rivolgendosi agli specialisti della disinfestazione.
"Oggi esistono molti prodotti efficaci, come gel alimentari che agiscono lentamente, evitando l'uso di nebulizzazioni tradizionali che richiedono di sgomberare la casa. Questi gel sfruttano il comportamento delle blatte, che ingeriscono il prodotto tossico e lo trasmettono alle compagne, creando una sorta di contagio. Questo metodo è efficace anche sulle uova, poiché il prodotto dura abbastanza da colpire le nuove schiuse."
Ce lo spiega così l'esperto:
"Essenzialmente, queste condizioni prevedono il passaggio di cibo attraverso le feci o, in casi estremi, il cannibalismo, poiché le blatte non disdegnano di nutrirsi di animali morti, inclusi i propri simili.
Questa tipologia di disinfestazione sfrutta proprio questa loro brutta abitudine. Le blatte ingeriscono il prodotto, che contiene una base tossica, che le elimina dopo qualche ora. Questo permette alla blatta che ha ingerito il prodotto di finire il transito che sta compiendo in quel momento.
La blatta che ha ingerito il prodotto lo porta poi alle compagne, che generalmente stanno nascoste all'interno di una fessura, una crepa, un buco, o un infisso lesionato. Trasmettendo il prodotto alle compagne, si crea una sorta di contagio, come un virus. Si chiama disinfestazione a ciclo chiuso e crea una catena che porta al contagio generale degli insetti nei punti dove fisicamente non possiamo arrivare. Oltre al fatto che uno è buono per questa ragione, sono prodotti che durano nel tempo.
Quindi riescono a lavorare anche su tutte le eventuali schiuse di ooteche presenti. (Le ooteche sono i contenitori all'interno dei quali ci sono le uova delle blatte.)
Quando è il momento di rivolgersi a un professionista?
"È importante contattare un professionista ai primi segnali, come piccoli puntini neri simili a caffè macinato, che sono feci di blatte. Questi campanelli d'allarme si trovano spesso nei pensili della cucina. Per blatte più grandi, come quelle delle fognature, gli escrementi saranno di conseguenza di dimensioni più ampie. Rivolgersi a un esperto ai primi segnali può evitare un'infestazione più grave e ridurre sia i costi, sia i disagi."
Come si può prevenire un'infestazione di blatte? Non possiamo controllare tutto, ma bisogna mettere impegno, eseguire dei cicli di disinfestazione per poter ridurre il più possibile il danno:
"La prevenzione varia in base alla specie. Nei condomini, è importante effettuare disinfestazioni regolari nelle fognature. Per blatte che infestano magazzini e depositi, invece, è utile controllare attentamente gli acquisti e verificare l'assenza di insetti. Purtroppo, anche se si fa tutto il possibile, a volte le blatte possono entrare tramite cibo o materiali infestati acquistati da magazzini con problemi."
Purtroppo è una fenomeno abbastanza diffuso. Per ciò che riguarda i ristoranti, ad esempio, non è colpa del ristoratore:
"Il proprietario del ristorante magari ha comprato un bancale di cibo alimentare in un magazzino che aveva il problema a sua insaputa, il problema magari è arrivato all'interno dell'attività e quindi purtroppo è solo una catena. Noi possiamo cercare di spezzarla."
In piena estate ci si preoccupa sempre di più delle punture di insetti: ecco quando preoccuparsi e come riconoscerle.