C'è una parola che a Napoli non si pronuncia, ma che probabilmente molti pensano: scudetto. Una follia audace che rimbomba dentro la scatola dei desideri racchiusa dentro al cuore, accanto a quel tricolore vinto nel segno dei ragazzi di Spalletti. Ora c'è Conte, e a maggior ragione molti ci credono, nonostante il mister leccese sia stato chiaro in tal senso: il Napoli deve risalire step by step. Eppure il pensiero fisso rimane lì, ma c'è chi pronuncia quella parola, come Massimo Crippa.
Non un nome a caso quello dell'ex centrocampista, bensì uno degli artefici del secondo scudetto nel 1990, quando all'epoca Maradona dipingeva calcio per tutta l'Italia. "Penso proprio che il Napoli possa lottare per lo scudetto", afferma Crippa, il giocare una partita a settimana potrà essere un vantaggio non da poco per lui, soddisfatto di questo inizio di campionato.
L'unico cruccio? La situazione Osimhen: "Ha tenuto il mercato in sospeso, la società si poteva muovere meglio", sottolinea Massimo Crippa in esclusiva a Tag24.
Un Napoli da scudetto è quell'azzardo che Massimo Crippa non ha paura a prendersi. Per lui, si può fare.
D: Un giudizio sul Napoli di Conte?
R: Positivo. Si sono fatti un po’ troppi drammi dopo la sconfitta contro il Verona, ma ci si trovava ancora in fase di mercato; con le due vittorie successive si è tirata su, e credo anche che sia la squadra che si è rinforzata di più.
D: Più cose positive che negative.
R: Credo di sì, perché Conte da ora in poi potrà lavorare con i giocatori che ha voluto, che credono al progetto, e poi senza coppe potranno fare bene, per cancellare il decimo posto della scorsa stagione che per me non si ripeterà.
D: C’è chi dice che senza coppe si possa pensare anche allo scudetto.
R: Credo abbia tutte le carte per rivincerlo senza nessun problema. La rosa è ottima, e con un allenatore come Conte pensare in grande si può, ma penso proprio che il Napoli possa lottare per lo scudetto. L’Inter rimane la squadra da battere, Milan e Juventus hanno cambiato molto; poi ci sarà la Champions, mentre il Napoli deve preparare una sola partita a settimana.
La nota negativa secondo Massimo Crippa? La vicenda Osimhen, ceduto in prestito al Galatasaray.
D: La cosa che le è piaciuta di meno fino ad ora?
R: La vicenda Osimhen, andava gestita meglio. Fare una preparazione con un giocatore che sai che deve andare via, parlando di cifre esorbitanti verso un attaccante che, secondo me, non li vale tutti dopo la stagione passata, sicuramente non ha fatto bene.
D: Colpa della società o del giocatore?
R: Credo la società: gestisce il giocatore, poi è chiaro che la colpa va anche a lui. Poi non ci troviamo dentro quell’ambiente e non sappiamo cosa si siano detti, sta di fatto che Lukaku è arrivato gli ultimi giorni di mercato mentre invece poteva arrivare prima, così come altri. La società non è riuscita a venderlo e quindi ha dovuto accelerare.