Il risultato arrivato nel big match con la Roma e soprattutto la prestazione della Juventus, hanno ridimensionato la squadra di Thiago Motta che invece era partita a bomba, con due 3 a 0 consecutivi in questo avvio di campionato. La Vecchia Signora ha cambiato tutto in questa sessione estiva di mercato e il direttore sportivo Giuntoli è riuscito a chiudere molti dei colpi che si era prefissato, chiudendo in bellezza con l'arrivo di Koopmeiners. Per ingranare davvero servirà un pò di tempo, ma l'impatto è stato sicuramente buono e il mister si è dimostrato da subito pronto per una piazza così importante. Tutti si aspettano una grande stagione e adesso l'asticella si è alzata, ma la Juventus è davvero l'unica anti-Inter e soprattutto, l'obiettivo deve essere obbligatoriamente lo scudetto? Domenico Marocchino, ex calciatore con un importante passato in bianconero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Abbiamo visto solo tre partite ed è presto per fare una valutazione, ma l'obiettivo stagionale della Juventus deve essere lo scudetto? I bianconeri sono l'unica anti-Inter?
R: Troppo presto per parlare di scudetto. Ognuno di noi mette il naso fuori casa pensando di essere padrone della giornata, ma poi ci sono gli imprevisti, nella vita e nel calcio. Dobbiamo aspettare e valutare con calma la rosa. E' chiaro che il prodotto deve essere esaltato, venduto e pubblicizzato, ma sono solo tre giornate.
D: Non c'è una squadra che ti ha impressionato più delle altre?
R: A parte l'Inter, che gioca a memoria e ha una qualità tecnica, tattica e di personalità notevole, ce ne sono un alro paio che mi hanno impressionato. I nerazzurri hanno due registi che nessun'altro in Italia si può permettere e talento in ogni reparto. Per il resto non mi sono dispiaciuti Parma e Torino. I primi potevano non perdere a Napoli e hanno un attacco divertente. I granata anche li vedo bene. Mi ha messo invece in difficoltà l'Atalanta perchè mi sarei aspettato un modo diverso di giocarsi certe partite, anche se sono solo 3 e dobbiamo aspettare.
D: In tre partite la Juventus non ha subito neanche un gol, segno che ha già trovato solidità difensiva?
R: Bisogna anche vedere chi è l'avversario e qual è il suo valore. Probabilmente se avesse giocato le prime due partite con Inter, Napoli o Milan, avrebbe avuto maggiori difficoltà. La gara con la Roma è uno stallo. I due portieri avrebbero potuto andare a fare un aperitivo o un giro in centro, tanto non hanno mai tirato in porta. Detto questo però, è chiaro che è sempre meglio partire con due 3 a 0 e un pareggio, piuttosto che con qualche passo falso. La squadra però è appena uscita dal porto, bisogna aspettare.
D: Ti aspettavi esattamente questo tipo di impatto da parte di Thiago Motta?
R: Più o meno sì, è quello che mi aspettavo, ovvero un allenatore riflessivo. Uno che, a prescindere dal 3 a 0, ritiene fondamentale la fase difensiva, come aveva già dimostrato al Bologna o allo Spezia. Non mi sorprende ciò che sto vedendo. Ha piantato le prime radici e dobbiamo tenere presente che la squadra è stata integrata con 4 o 5 elementi davvero pesanti come Koopmeiners e Nico Gonzalez, ma anche Thuram e gli altri che sono stati acquistati. E' una rosa importante, anche se ancora agli albori.
D: Hai fatto riferimento a Koopmeiners, un giocatore da cui ti aspetti tanto, visto anche quanto è stato pagato?
R: Koopmeiners è un pò come la suocera. Un ruolo importante, che può aiutare tanto, però bisogna trovargli la giusta posizione in famiglia (ride n.d.r). E' un pò l'esperienza e la mente, ma vedremo nel giro di un mese che risposte riuscirà a dare. Tra qualche partita le cose saranno più nitide.