Il passo falso arrivato contro il Genoa alla prima giornata di campionato non ha mandato in confusione l'Inter che invece ha vinto e stravinto la seconda e terza gara, rispettivamente contro Lecce e Atalanta. La squadra di Inzaghi parte da favorita per lo scudetto e vuole ripetere ciò che ha già fatto vedere l'anno scorso. Dovranno inserirsi meglio i nuovi acquisti e soprattutto dovranno ritrovare la forma perfetta i giocatori più importanti. L'uomo più atteso resta sempre capitan Lautaro Martinez. È la punta di diamante dei nerazzurri ed è considerato uno degli attaccanti più forti del mondo. L'Inter, ancora una volta, si affiderà a lui, ma Lautaro Martinez può anche ambire a vincere il Pallone d'Oro? Per rispondere a questa domanda e analizzare l'avvio di stagione dei ragazzi di Inzaghi, Nando Orsi, ex portiere e allenatore che ben conosce la realtà di Milano, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Prima di commentare l'avvio di stagione dell'Inter, parliamo di un singolo: Lautaro Martinez è davvero da Pallone d'Oro?
R: Lautaro Martinez ha vinto da protagonista lo scudetto e la Copa America, ma non so se per lui sarà possibile vincerlo quest'anno. Finalmente però c'è parecchia incertezza sull'assegnazione di questo trofeo individuale. Con Ronaldo e Messi, eravamo abituati al fatto che vincessero sempre loro. Non so se Lautaro Martinez lo vincerà, ma devo ammettere che mi fa piacere vedere qualche giocatore di Serie A inserito nella lista dei 30 migliori.
D: Tu pensi che Lautaro Martinez lo meriterebbe?
R: Lo meriterebbe perché è un giocatore forte, anche se adesso non sta attraversando il suo periodo migliore. Bisogna anche capirlo perché viene da un'estate nella quale ha giocato sempre e sicuramente gli servirà un pochino di tempo per entrare in condizione. L'Inter da questo punto di vista non ha problemi, perché ha giocatori importanti che possono sostituirlo. Sulla qualità del giocatore non si discute, ma per quanto potrebbe meritarlo, uno come Bellingham, ad esempio, potrebbe già partire avvantaggiato. Il Pallone d'Oro molte volte lo danno a chi ha l'immagine più fresca.
D: Come hai visto l'Inter in queste prime tre giornate di campionato? Secondo te ha confermato di essere la squadra più forte, quella da battere?
R: Mi sembra che l'Inter abbia già dimostrato di non aver patito assolutamente la vittoria dello scudetto lo scorso anno, come può essere successo invece al Napoli. Capita a volte che ci sia una crisi di rigetto, mentre i nerazzurri sono tornati in campo con la massima concentrazione, bypassando anche il pareggio di Genova. L'organico si è allargato e l'allenatore è sempre uno che riesce a dare motivazioni importanti. La prima partita è stata un inciampo, anche se hanno pareggiato al 93' e con un rigore casuale, ma le altre due gare hanno lanciato un messaggio importante.
D: Come valuti il mercato fatto da Marotta e Ausilio?
R: Credo che al mercato dell'Inter non si possa dire nulla. Sono state fatte operazioni mirate, volte a sostituire determinate partenze e sono arrivati i giocatori funzionali. Ritengo che si siano fatte tutte operazioni intelligenti, ma sono convinto che finché ci sarà Marotta, sarà davvero difficile sbagliare qualcosa. Sinceramente vado a memoria e non so qual è stato l'ultimo errore che ha commesso come dirigente.
D: Abbiamo assistito ad appena tre partite, ma ti sembra che ci sia qualche avversaria convincente per la lotta scudetto, oppure l'Inter rischia di gareggiare da sola?
R: Vedo una bella Juventus e credo che quando i bianconeri inizieranno a far giocare davvero i top player che hanno acquistato, potranno diventare una seria pretendente al titolo. In questa stagione la Vecchia Signora ha puntato molto sull'allenatore e su Giuntoli ed è stata costruita una squadra che può già essere pronta. Poi c'è il Napoli che giocherà una partita a settimana. De Laurentiis ha fatto a Conte un mercato a sua immagine e somiglianza e alla fine è riuscito anche a risolvere la grana Osimhen. Hanno preso Lukaku e due giocatori in mezzo al campo di gara e di carattere. Dietro hanno aggiunto Buongiorno, anche se forse manca un esterno a destra. Nelle prime tre partite non mi è piaciuta, ma credo che se il Napoli dovesse iniziare ad ingranare, potrebbe diventare pericolosa.
D: Invece il Milan lo vedi indietro?
R: Il Milan è partito malissimo, ma credo che in questo caso non sia un problema di organico, ma di relazioni interne tra giocatori e allenatore. Credo che per risolvere la situazione dovrebbe intervenire immediatamente la società. Ripetere quanto si è visto a Napoli con Garcia, non sarebbe bello.