Una pausa per poter costruire il proprio futuro. E la Lazio ha voglia di stupire in tal senso. Perchè la rivoluzione effettuata in estate deve dare le risposte che i tifosi aspettano già in vista della ripresa, hanno voglia di sentirsi protagonisti. Baroni ce la sta mettendo tutta, così come la squadra. Qualcosa si sta vedendo, ma serve di più. Perchè sarà tempo anche di Europa League, le cose si fanno serie, si comincerà a capire che Lazio sarà. Non per Franco Nanni.
L'ex campione d'Italia con la Lazio del '74 cerca di mantenere i piedi per terra. Ha voglia di vedere il biancoceleste ritagliarsi un ruolo importante, ma visti i tanti cambiamenti si affida ad un elemento è incontrovertibile: il tempo. "Deve acquisire una sua forma, è troppo presto per capire che Lazio potrà essere", afferma Nanni, che su un punto non ha dubbi: "Manca quell'elemento di spicco capace di farti fare la differenza. Qualsiasi squadra ne ha bisogno".
Ecco perchè Baroni punta tutto sul gruppo, con la speranza di poter tirare fuori una realtà capace di tenere testa a tutti. "E' preparato, ma deve tirare fuori più personalità", sottolinea Franco Nanni in esclusiva a Tag24.
Il campionato sta per ricominciare, la Lazio vuole presentarsi con il vestito migliore, con Marco Baroni che lavora incessantemente; sul mister biancoeleste, Franco Nanni ha le idee chiare.
D: Si fida di mister Baroni?
R: E' una persona seria che però deve acquistare un po' più di personalità e carisma. Poi in Italia è sempre la solita solfa: se vinci sei un fenomeno, se perdi puoi essere anche Ancelotti, ma risulterai scarso. Guardate Allegri: l'hanno sbeffeggiato, ma non ha vinto poco.
D: Che Lazio sarà quella alla ripresa?
R: La squadra ha portato a casa una vittoria, un pareggio e una sconfitta: ha fatto tutto. Qualcosa si è visto al netto della brutta sconfitta con l'Udinese; dunque, serve ancora tempo per poter esprimere un parere certo.
Baroni sta cercando di plasmare la miglior Lazio possibile, ma secondo Franco Nanni c'è una cosa che manca alla squadra.
D: Non si sa ancora che Lazio potrà essere?
R: Esattamente, posso dire che forse manca il giocatore di spicco. Il collettivo è importante, ma serve quell'elemento capace di poter fare la differenza, come lo sono stati Felipe Anderson o Luis Alberto ad esempio. In una squadra il giocatore di classe serve sempre.
D: Si punta sul gruppo, ma la squadra potrà essere protagonista in Italia e in Europa?
R: Il calcio è bello perchè vario; prima dici una cosa, poi succede tutt'altro. Tocca seguire questo percorso, poi alla fine del girone d'andata tireremo le somme. Ma ad oggi è impossibile.