La questione dello sponsor di maglia per la Juventus è ancora lontana da una soluzione, o meglio, è rimasta ferma sulla pista ancora prima di poter decollare. La situazione è un puzzle complicato che la società bianconera non riesce a risolvere.
Al momento non si possono fare ipotesi né sul brand né sui tempi, perché da Torino non arrivano indiscrezioni.
La Juventus aveva iniziato a lavorare sul nuovo sponsor di maglia già dalla metà dello scorso anno, quando, internamente a Exor, era stata confermata la decisione di non rinnovare l'accordo con Jeep da 45 milioni di euro annui. Da quel momento, il team marketing della Juventus ha cercato di chiudere accordi per importi il più possibile vicini a quelli precedenti, rifiutando diverse offerte decisamente inferiori e concentrando gli sforzi su un grande nome: la compagnia aerea di bandiera italiana, Ita Airways.
Nonostante il ritardo rispetto ai tempi previsti, era stata raggiunta con Ita un'intesa di massima per una cifra vicina ai 30 milioni di euro in vista dell'inizio del campionato. Tuttavia, l'accordo è stato bloccato prima della firma dei contratti. Lo stop è arrivato direttamente dal Governo italiano, che non ha ritenuto congrua la cifra proposta e le modalità per stabilire un legame diretto tra la compagnia e la Juventus.
L'unica certezza è che, sabato 14 settembre, alla ripresa del campionato, sulla maglia bianconera campeggerà ancora il logo di "Save the Children".
Non si tratta di uno sponsor commerciale, dato che non porta introiti economici, ma aumenta l'impatto del club nell’ambito dell'impegno sociale e civile, dato che la Juventus collabora con l'organizzazione benefica da tempo.