Finita l'estate, si riprendono in mano molti progetti ed il Comune di Roma non fa eccezione. Lo stadio della Roma a Pietralata non viene dimenticato dall'amministrazione capitolina, ma manca ancora un elemento importante: il progetto definitivo da parte della società giallorossa.
A farlo notare è l'assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia: presentando l'intervento comunale a favore del Campo dei Miracoli a Corviale ("un presidio di legalità che le istituzioni devono proteggere"), Veloccia chiede alla Roma di fare anche la sua parte dopo che i terreni di Pietralata hanno visto i primi sgomberi.
Continuano le schermaglie fra amministrazione comunale capitolina e la Roma. Avviati i primi sgomberi dai terreni di Pietralata, si tratta ora di capire che tipo di progetto la società calcistica giallorossa presenterà al sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori: è di questo avvisto Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale.
Presentando oggi 16 settembre 2024 la nuova curva per il Campo dei Miracoli del Calcio Sociale a Corviale (Roma), Veloccia chiede un cambio di passo alla Roma: serve un progetto, gli incontri fra le parti a livello ufficiale sono andati bene ma hanno bisogno anche di uno sbocco più concreto.
La decisione del Consiglio di Stato di non accettare il ricorso dei residenti sgomberati dalle aree di Pietralata destinate al nuovo stadio è sicuramente un punto a favore del progetto nel suo insieme, ma Veloccia non vuole che nessuno indugi e perda altro tempo prezioso.
Il 2026 si avvicina e l'Italia deve presentare alla UEFA la lista di quegli stadi che insieme a quelli turchi costituiranno il teatro dell'Europeo 2032.
Sul tema l'assessore Veloccia si era già espresso alla metà di questo giugno, ricordando come l'amministrazione capitolina e quella della società calcistica avessero ruoli e mansioni diverse anche se con un obiettivo unico.
Se la costruzione di un nuovo stadio a Pietralata è il desiderio che tanti tifosi (ma anche la dirigenza romanista) sperino si avveri presto, Veloccia indica che la politica locale non può sostituirsi alla presentazione di un progetto.
L'assessore sembra ricordare che non c'è lassismo nell'amministrazione guidata da Roberto Gualtieri, ma che è difficile allo stesso tempo procedere con tutti i passaggi amministrativi e burocratici se la Roma non presenta il suo progetto definitivo per lo stadio.
Una situazione d'impasse che, unita a quella riguardante il Flaminio (che pure il presidente della Lazio Claudio Lotito sembrerebbe aver attenzionato per dare ai laziali una nuova casa), mette in difficoltà chi spera di vedere in Italia strutture sportive all'avanguardia e degne non solo della Serie A ma anche alle due squadre rappresentanti la capitale italiana.