La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il sostegno in tre regioni su tre al voto in autunno al centrosinistra. In Liguria, in Emilia Romagna e in Umbria, Carlo Calenda ha deciso di collocare Azione con il Campo Largo. E questo, soprattutto dopo le vicende di Genova, dove Pd, M5S e Avs sono scese persino in piazza per invocare le dimissioni del Governatore Giovanni Toti posto in quei giorni agli arresti nell'ambito di una inchiesta quantomeno controversa, non è stato mandato giù dall'ala del partito più liberal e garantista. Così, dopo Enrico Costa, oggi, 17 settembre 2024, è stata la volta delle ex ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini nonché della parlamentare Giusy Versace ufficializzare l'addio ad Azione.
Carfagna, Gelmini e Versace hanno ufficializzato l'addio a Azione oggi, 17 settembre, dopo vari colloqui con Carlo Calenda. Per loro, nate sotto il segno di Forza Italia e del centrodestra, era impossibile reggere la scelta dell'ex ministro di allearsi anche in Liguria con il centrosinistra. Fatto sta che la loro decisione era largamente annunciata. E arriva dopo quella di un altro big, Enrico Costa, che ha scelto di tornare in Forza Italia. Ormai, dopo la sconfitta elettorale delle scorse europee e il fatto che Calenda, davanti al responso elettorale non si sia messo minimamente in discussione e abbia continuato a fare delle scelte non condivise (tipo la nomina a vicesegretaria nazionale di Francesca Scarpato), il grande strappo era inevitabile.
Ma che futuro avranno Carfagna, Gelmini e Versace? Per ora, in Parlamento, dovrebbero iscriversi al gruppo misto. Ma all'orizzonte, per loro, ci sono due possibilità: tornare, come ha fatto Costa (e, in un certo qual senso, spoilera Calenda), in Forza Italia. Oppure seguire Luigi Marattin nel tentativo di costruire un partito liberal-democratico che batta ancora la strada del Terzo Polo.
Sta di fatto che nelle ore concitate di oggi, che i rapporti tra Carfagna, Gelmini e Versace da un lato e Carlo Calenda dall'altro fossero arrivati davvero ai minimi termini lo testimonia anche l'ultima scortesia che quest'ultimo ha voluto riservare loro. E' stata una nota del partito diramata in serata ad annunciare ufficialmente, infatti, il loro addio. Ed è stata al veleno:
Il riferimento risale alla fine del Governo Draghi sentenziata anche da Forza Italia a discapito di Carfagna e Gelmini.
Per Calenda, quindi, il futuro delle sue ex tre pupille è segnato: torneranno in Forza Italia.
A confermare che la fine del rapporto con Carlo Calenda è stato alquanto burrascoso, in tarda serata, è arrivato anche questo post di Mara Carfagna:
Sta di fatto che Calenda e gli altri che rimangono in Azione devono fare i conti con questo bollettino: in Sicilia, due deputati regionali, un consigliere comunale e 40 amministratori locali; in Sardegna, tre consiglieri e 70 amministratori; nelle Marche e a Roma altre fughe. Azione, il partito fondato a novembre del 2019, al di là dell'addio di vari big, sta vivendo le sue ore più difficili: è a rischio la sua stessa sopravvivenza.