Volano stracci un po' ovunque nella politica italiana più cupa del clima di questo settembre di fine estate. Lega e Forza Italia litigano a giorni alterni all'interno della maggioranza; il M5S è dilaniato da uno scontro quotidiano tra i suoi due leader Conte e Grillo e il campo largo del centrosinistra è ancora alla ricerca di equilibri non facili da raggiungere. A tutto questo si aggiungono le tensioni interne ad Azione, dopo l'emorragia di parlamentari delle ultime ore. In molti si chiedono quale sarà il futuro di Mara Carfagna: torna in Forza Italia? O aderirà a un'altra forza liberale di centro?
Domande alle quali la deputata non risponde nel suo post al vetriolo pubblicato nella serata di ieri sui suoi canali social, proprio mentre il suo ormai ex leader, Carlo Calenda, pronuncia con i suoi fedelissimi parole di fuoco contro i fuoriusciti.
La delusione sembra essere il sentimento prevalente nel messaggio di Carfagna. E anche un ulteriore motivo di disaccordo con le scelte di Azione e del suo leader.
Nel post, l'ex esponente di Forza Italia non nasconde la sorpresa mista alla rabbia per aver appreso della sua uscita da Azione solo "da una nota di agenzia". Un metodo "approssimativo" verso il quale non nasconde il suo disappunto, poiché le impedisce di affrontare le sue perplessità all'interno del partito, in un faccia a faccia con iscritti e dirigenti nel direttivo che era previsto per oggi, 18 settembre 2024.
Dubbi che riguardano la scelta di favorire un dialogo esclusivo con il campo largo, nel quadro delle alleanze del partito. Una strada confermata dagli accordi con il centrosinistra che Azione ha siglato in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, le tre regioni attese a breve dal voto e già responsabile dell'addio di Mariastella Gelmini e Giusy Versace.
Nessun accenno nel post, invece, al suo futuro. Sembra certo l'ingresso nel Gruppo misto ma voci di corridoio sempre più insistenti parlano di dialoghi insistenti con il centrodestra, con Noi moderati che potrebbe essere l'approdo ideale, senza escludere un ritorno alla 'casa madre' di Forza Italia.
Apprendo da una nota di agenzia di aver lasciato Azione. È una decisione che stavo maturando ma che sentivo il dovere di rendere pubblica in modi più seri e meno estemporanei. Già nell'ultima riunione di gruppo avevo manifestato apertamente il mio dissenso per l'apertura di un…
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) September 17, 2024
Che i rapporti fossero molto tesi era evidente fin dalla nota con cui Azione annunciava l'uscita delle tre parlamentari, descrivendole sostanzialmente come delle ingrate che stavano lasciando un partito "che le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico".
Prendiamo atto con rammarico della decisione di Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna di lasciare un partito che le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico.
— Azione (@Azione_it) September 17, 2024
Rispettiamo le scelte personali, ma riteniamo grave e…
Nella serata di ieri, probabilmente negli stessi minuti in cui Carfagna pubblicava il suo post, Carlo Calenda esprimeva ai fedelissimi rimasti al suo fianco tutto il suo livore. Come riporta il quotidiano 'Il Messaggero', il leader di Azione avrebbe espresso la sua amarezza per il "balletto" dei "retroscena non smentiti" circa accordi sottobanco tra i fuoriusciti e il centrodestra.
"Finalmente chiarezza", avrebbe detto Calenda che adesso, però, deve fare i conti con un partito che vede sempre più assottigliarsi la sua forza politica, in Parlamento e non solo.