Il giorno dopo l’ufficializzazione delle deleghe dei Commissari Ue da parte della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il centrodestra fa quadrato intorno al ministro per la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, nominato – nonostante il parere contrario di una ampia fetta della sua maggioranza – vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme. Il pressing sull’opposizione di centrosinistra affinché sostengano il candidato italiano alle audizioni in commissione diventa sempre più insistente con il passare delle ore.
Nel Governo, intato, la partenza di Fitto per Strasburgo apre un nuovo problema, ovvero chi prenderà il suo posto in uno dei ministeri più importanti dell'esecutivo Meloni: Politiche di Coesione, Pnrr, Affari Europei e Sud.
Chi prenderà il suo posto? Sarà nominato un nuovo ministro o saranno semplicemente ridistribuite le deleghe come sembrava intenzionata a fare la Premier? Domande che al momento non hanno risposte anche se il vicepremier di Forza Italia Tajani allontana l'ipotesi di rimpasto.
Non ci sarà un rimpasto assicura il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dall’Assemblea di Confindustria svoltasi oggi – mercoledì 18 settembre 2024 – a Roma.
Da una parte la maggioranza, Premier in testa, impegnata a ribadire che il sostegno a Fitto è un sostegno all’Italia; dall’altra il Pd, il M5s e Avs che non ci stanno a farsi tirare per la giacchetta e sottolineano come il ‘via libera’ alle audizioni per il quasi ex ministro è tutt’altro che scontato.
Vedremo, valuteremo, i verbi più gettonati.
L’invito della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad aiutare il ministro Raffaele Fitto nel suo percorso europeo è arrivato questa mattina, nel corso del suo intervento all’Assemblea generale di Confindustria.
Un appello arrivato nelle ultime ore da tutti gli esponenti del centrodestra, rivolto principalmente ai leader dei partiti di centrosinistra, Pd, M5s e Avs.
E proprio la segretaria del Pd, Elly Schlein è ritornata oggi sulla vicenda, ribadendo quanto già affermato ieri dagli esponenti del suo partito, opposizione in Italia, ma maggioranza in Europa insieme ai socialisti di S&D:
Quanto al voto, favorevole o contrario, che sarà espresso dal Pd sul Commissario italiano aggiunge:
Stessa posizione dall’alleato Giuseppe Conte che sottolinea: