Il ritorno che non ti aspetti. O quasi. Perché qualche segnale di una 'discesa in campo' (espressione che le farà sicuramente piacere) Francesca Pascale lo aveva già dato, negli ultimi tempi, fino all'ammissione che sì, potrebbe candidarsi, ma "con il partito giusto".
Queste le parole pronunciate a '5 in condotta' il programma condotto da Serena Bortone su Rai Radio 2. Resta da capire quale formazione politica sia più vicina all'impegno da attivista per i diritti civili che la Pacale ha portato avanti negli ultimi anni.
La risposta più scontata sembrerebbe il centrodestra, con la quale il legame è ancora profondo, ma la convivenza con Giorgia Meloni non sembra molto facile. Soprattutto dopo le dure critiche rivolte dall'ex compagna di Silvio Berlusconi alla presidente del Consiglio non più tardi di una settimana fa a 'Otto e mezzo', su La 7.
Ma a tracciare un solco con la destra dell'esecutivo sono anche le idee che Pascale indica come la base per il proprio, eventuale impegno politico. A partire dall'antifascismo per poi ricordare il suo essere liberale ("Il primo partito che ho votato è stato Marco Pannella e poi Silvio Berlusconi alle Europee") individuando quelli che definisce "programmi progressisti che prevedano il rispetto dell'individuo".
Insomma, non sembra esserci molto terreno in comune con l'esecutivo "Dio, patria, famiglia" di Meloni & co. Uno spiraglio potrebbe, però essere rappresentato da Forza Italia, con le recenti prese di posizione di Antonio Tajani sullo ius scholae, per non parlare delle parole di Marina Berlusconi sui diritti civili pronunciate qualche mese fa. Con la primogenita del Cavaliere, peraltro, Pascale ammette di avere ancora un rapporto "molto personale".
E, invece, un possibile approdo nelle fila del centrosinistra? Per la ex fondatrice del comitato 'Silvio ci manchi' a sostegno di Berlusconi, si tratterebbe di un 'salto' non indifferente. Tuttavia, il suo impegno come attivista ha visto più volte Pascale condividere le piazze con esponenti dell'area progressista.
Lo sa bene Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra che, interpellato sulla questione dall'inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, ammette che i diritti civili possono essere un terreno di confronto con Pascale sebbene, precisa, "una forza politica non si esaurisce esclusivamente nella battaglia per i diritti civili".
Tuttavia, Bonelli conclude la sua riflessione con parole di apprezzamento per la "coraggiosa" presa di posizione di Pascale. Un rispetto che apre la porta a un possibile ingresso nel partito? Solo il tempo lo dirà.