Sanità, crescita economica e lavoro dignitoso. Sono queste le priorità per iscritti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle emersi dalla votazione sui venti temi che saranno al centro della Costituente del Movimento in programma dal prossimo 4 ottobre.
E lo scontro tra ruolo Garante e Presidente e dell’eliminazione del doppio mandato? Ci sono anche quelli, ma più in basso nelle priorità dei votanti che hanno con il loro voto scelto i 12 temi che passeranno alla fase successiva.
Gli iscritti dicono sì all'apertura di una discussione su alcuni dei pilastri del M5s: nome, simbolo e doppio mandato non sono più un tabù. Come non sono più un tabù le prerogative e il ruolo di Giuseppe Conte e Beppe Grillo, rispettivamente Presidente e Garante del Movimento.
In totale sono state espresse complessivamente 153.985 preferenze, tra iscritti e non iscritti. Per i non iscritti le operazioni si sono concluse venerdì 20 settembre e per gli iscritti si sono concluse domenica 22 settembre.
I temi su cui era possibile esprimere una preferenza erano venti. Dodici quelli selezioni per la fase successiva del dibattito.
Al primo posto c’è la ‘Riforma del Sistema sanitario nazionale e tutela della persona’ con quasi 13 mila preferenze. Subito dopo la ‘Crescita economica inclusiva e il lavoro dignitoso’ con più di 11mila voti e al terzo posto il ‘Contrasto all’evasione fiscale ed etica nell’impresa’ che ha superato abbondantemente le diecimila preferenze.
Seguono poi la ‘Politica di pace ed Europa’, la ‘Centralità della questione giustizia nell’azione politica del Movimento’ e la transizione ecologica.
Solo settimo con 7,814 preferenze il tema della ‘Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del Presidente e del Garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi territoriali’, tradotto: lo scontro tra Garante e Presidente, quindi tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte e sul simbolo del movimento.
Solo undicesimo, invece, il tema della ‘Revisione del Codice etico per candidature e alleanze’, ovvero, la questione del secondo mandato che ha ottenuto poco più di 7,400 mila preferenze. Considerato meno prioritario solo il tema ‘Università e ricerca scientifica’. Prima ancora troviamo: ‘Informazione libera e sovvenzioni alla cultura’, ‘Riforma della scuola primaria e secondaria’ e ‘Riforme per un maggior equilibrio territoriale nel Paese’.
I due temi che da settimane stanno tenendo in ostaggio il dibattito all’interno del Movimento, creando una profonda spaccatura al suo interno con il rischio sempre più concreto di scissione, a quanto pare non vengono considerati così prioritari dagli iscritti e dai simpatizzanti che, però, non sono contrari ad avviare una discussione su argomenti che non considerano più dei tabù
Insomma la base ha più a cuore temi che impattano più concretamente sulla loro quotidianità a fronte di discussioni che evidentemente sentono lontane. Mentre continua il botta e risposta a suon di lettere e pec tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, la base ha lanciato un segnale molto chiaro.