Il governo prepara la manovra 2025 ed incontra oggi 25 settembre 2024 a Roma i sindacati. I segretari di CISL e CGIL, Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini, hanno incontrato gli esponenti della maggioranza e hanno cominciato ad esprimere le prime critiche verso le ipotesi che circolano in questi giorni.
La tassa sugli extraprofitti forse sarà un contributo volontario ed il confronto di oggi fra governo e sindacati non ha dissipato i dubbi. Landini è parecchio critico al riguardo: "Servono più risorse per la sanità da parte di chi ha di più".
La manovra 2025 non è ancora pronta ma il governo ha cominciato le consultazioni con le parti sociali. Il confronto avvenuto oggi 25 settembre 2024 a Palazzo Chigi con CGIL e CISL è sembrato andare in direzione della reciproca conoscenza, delle aspettative delle diverse parti ma anche degli avvertimenti e dei consigli da parte dei sindacati verso Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti.
L'intenzione del governo sarebbe quella di eliminare i tanti bonus che attualmente sono presenti e che gravano sulle casse dello stato. A seconda poi dell'orientamento della Commissione europea bisognerà vedere anche il tipo di rientro dal grave debito pubblico di cui l'Italia soffre da tempo.
Comunque sia, il documento finale con le misure economiche non sarà pronto e probabilmente il governo italiano chiederà alle istituzioni europee di spostare in avanti la data di consegna di tutti i documenti.
Si parla di un "tesoretto" di 100 miliardi che Giorgetti potrebbe ricavare, ma il taglio del cuneo fiscale o la conferma del "bonus mamma" sono obiettivi difficili che anche per una questione di immagine il governo di Meloni cercherà di raggiungere.
Il confronto con i sindacati di oggi si può riassumere in una parola: interlocutorio. Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini hanno spiegato chiaramente che il governo prima o poi dovrà dare delle risposte concrete alle richieste che lavoratori, piccole imprese e altre parti sociali hanno formulato.
Non mancano infine i commenti anche verso la polemica sugli extraprofitti, che come l'anno scorso è tornata a far discutere Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Sembra che anche in quest'occasione il governo non formulerà nessun obbligo verso banche o istituti assicurativi, chiedendo un contributo "volontario" da parte dei più generosi.
Messa così, per il ministro Giorgetti sarà difficile scrivere una legge di bilancio che non sia basata su austerirà ed ulteriori tagli alla spesa sociale.
L'orientamento generale dei segretari di CISL e CGIL è quello, come accennato, è di vigile attesa verso le prossime mosse del governo. Il confronto odierno è servito ad iniziare quella dialettica che entrerà nel vivo questo autunno.
I tre sindacati, come capitato anche in passato, hanno espresso posizioni diverse. Landini della CGIL ha puntato il dito contro le scarse risorse che la sanità ha ottenuto nei mesi scorsi, in forte dissonanza con tutte le promesse che Meloni ed il ministro Schillaci hanno formato:
Un altro fattore di critica riguarda gli extraprofitti: se il contributo delle banche sarà davvero volontario, si rischia di avere meno risorse di quanto auspicato. Se Landini batte su questo tasto, Bombardieri della UIL si dice sicuro che l'ultima parola non sarà scritta con l'incontro di oggi: