Il nome di Aziz Salha è legato al linciaggio di due soldati israeliani a Ramallah nell'ormai lontano ottobre del 2000. La foto del giovane palestinese con le mani insanguinate fece ventiquattro anni fa il giro del mondo. Nelle scorse ore le forze armate israeliane hanno comunicato che l'uomo è stato ucciso in un raid nella Striscia di Gaza.
Era il 12 ottobre 2000 quando due riservisti dell'esercito israeliano sono entrati accidentalmente nel territorio controllato dall'Autorità Nazionale Palestinese. Una folla di persone ha attaccato i due commilitoni che sono stati mutilati ed uccisi nel giro di pochi minuti. Il volto del linciaggio di Ramallah è Aziz Salha, un giovane palestinese che ha mostrato le mani sporche del sangue dei due soldati alle telecamere.
Si conosce molto poco della vita di quest'uomo che è stata arrestato successivamente dalle Idf nel 2004 e rilasciato nel 2011 durante uno scambio di prigionieri. Per tredici anni si sono completamente perse le tracce di Salha fino ad oggi. Quello del linciaggio di Ramallah nel frattempo è passato alla storia come uno degli episodi più cruenti della Seconda Intifada, scoppiata nel 2000 e terminata nel 2005.
Abdul Aziz Salha, one of the lynchers of Vadim Nurzhitz and Yossi Avrahami Z"L, mistakenly entered Ramallah in 2000, was eliminated in a "school" in Deir el-Balah in central Gaza. pic.twitter.com/j9JeK9nTTG
— RealPalestina(א"י)?? (@LollllllaJR) October 3, 2024
Stando a quanto riportato dal quotidiano 'Times of Israel', l'attacco a Ramallah serviva per colpire i vertici di Hamas ma ha provocato diverse vittime civili tra le quali c'è anche il 43enne già noto alle autorità israeliane. L'uomo sarebbe stato trovato morto a Gaza.