Il 14 novembre si avvicina e il Gladiatore 2 sta per diventare finalmente realtà. Ma perché ci sono voluti così tanti anni per vederlo sul grande schermo?
Ridley Scott, il maestro del cinema epico, ha finalmente svelato i retroscena di questo progetto tanto atteso. In una recente intervista il regista ha spiegato perché ci sono voluti ben due decenni per avventurarsi con questo secondo capitolo. Scendiamo nei dettagli e scopriamo le sue parole.
Perché ci sono voluti più di due decenni per far uscire Il Gladiatore II? Lo spiega direttamente Ridley Scott, senza mezzi termini.
Durante un'intervista per Entertainment Weekly, il regista ha dichiarato che il sequel de Il Gladiatore non è stato prodotto sinora semplicemente perché tutti erano impegnati su altri progetti. Una volta che tutti hanno iniziato a lavorare su altre cose, Il Gladiatore è passato in secondo piano.
Le esatte parole del regista sono state: "Francamente, eravamo tutti impegnati. Quindi, onestamente, nessuno ci ha pensato davvero".
Non sorprende che ci sia voluto così tanto per avere un sequel de Il Gladiatore. All'epoca, Russell Crowe era un attore molto richiesto, grazie anche al successo del film. Ridley Scott, il regista, era impegnato in altri progetti importanti come Black Hawk Down. Insomma, erano tutti molto occupati!
L'attesa di oltre due decenni per il sequel de Il Gladiatore, però, sembra essere stata una scelta saggia, se i risultati finali saranno all'altezza delle aspettative, considerato anche le reazioni che la critica ha avuto durante la proiezione anticipata.
Il Gladiatore era uno di quei film che sembrava destinato o a un seguito immediato, o a rimanere un capolavoro unico. Eppure, Ridley Scott ha spiegato che è stato proprio il successo duraturo del primo Gladiatore a convincerlo che il "numero uno" meritava finalmente di "scoprire un numero due".
Ovviamente, il ritorno del personaggio di Russell Crowe, Massimo, rappresentava una sfida narrativa, perché il protagonista muore alla fine del primo film. Inizialmente erano state proposte idee che prevedevano un modo per riportare in vita Massimo, ma nessuna è sembrata convincente.
Alla fine, Scott ha deciso di far avanzare la storia di qualche decennio, puntando su un nuovo protagonista: Paul Mescal interpreterà infatti, Lucio adulto, il bambino che avevamo visto nel primo film, figlio di Lucilla e nipote di Commodo.
Guardando indietro, sembra che questo lungo intervallo sia stata la scelta giusta. Ridley Scott ha definito il sequel uno dei suoi migliori lavori, un’affermazione audace per un regista del suo calibro. Il pubblico potrà giudicare da sé, dal 14 novembre, se il film sarà aderente alle aspettative e potrà essere paragonato al leggendario Il Gladiatore.
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Considerando che Il Gladiatore si era concluso con la morte di Commodo e Massimo, il sequel ha dovuto seguire una nuova pista.
La storia riprende con il figlio della sorella di Commodo, Lucilla, Lucio Vero, che idolatra il defunto Massimo e che, come molti sospettano, potrebbe essere proprio suo figlio.
Non ci sono altri dettagli, al momento sulla trama.
Russell Crowe, qualche mese fa, ha confessato di provare una serie di emozioni per questo sequel. Da un lato, ammette di provare una certa gelosia, dato il successo travolgente del primo film e l'impatto che ha avuto sulla sua carriera.
Dall'altro, si sente un po' a disagio con l'idea di un sequel, soprattutto considerando il fatto che il suo personaggio è morto.
Crowe ha sottolineato di non essere stato consultato sulla trama del sequel e di avere qualche riserva su alcune scelte narrative. Ha espresso, però, fiducia in Ridley Scott e nel nuovo cast, e ha augurato loro il meglio.
In conclusione, il 14 novembre finalmente potremo immergerci nuovamente nell'antica Roma con Il Gladiatore II. Ridley Scott ha creato un sequel ambizioso, che promette di essere all'altezza delle aspettative dei fan.
Nonostante i due decenni passati, perché, come ha detto Scott, tutti erano impegnati in altri progetti, il nuovo lavoro sembra in grado di eguagliare il successo del primo film.