Uno sguardo di omaggio e ricordo per scovare quanto di più privato e umano si nasconde dietro il grande Marcello Mastroianni si fa più nitido, ora che siamo arrivati a cento anni dalla sua nascita. L'icona de La dolce vita di Fellini viene al mondo il 26 settembre 1924 a Fontana Liri, in provincia di Frosinone.
E per questo centenario non attraverseremo la sua vita professionale sul grande schermo, anzi, porteremo l'attenzione sull'uomo che si cela oltre quel volto indimenticabile che tra colori e bianco e nero, ancora non smette di farci sognare.
Fascino, amori e malinconia si intersecano, allora, e vediamo un Mastroianni che ha vissuto intensi amori, legami di famiglia, affetti autentici, relazioni intime, prima della sofferenza profonda, quella della malattia della morte.
Immagini che parlano da sole, immortali e che resistono al tempo. Scene che ancora toccano il cuore di tutto il mondo, quelle dei film più famosi dove abbiamo visto Marcello Mastroianni, che però, come ogni uomo, non è immune alle incombenze della vita.
A colpirlo è stato un tumore al pancreas che lo stremava, gli toglieva le forze. Nell'ultimo periodo di vita provava a recitare seduto. Ogni giorno seguiva diverse cure, ma le condizioni di salute si sono aggravate tanto da fermare il suo ultimo tour teatrale per mettere in scena la commedia Le ultime lune: si è visto costretto a ritirarsi nella sua casa a Parigi.
E da lì, la vera e propria fine il 19 dicembre 1996, la data in cui è morto a 72 anni, accanto alla figlia, la secondogenita, Chiara che in quel periodo lo assisteva.
E poi le onoranze funebri che si sono diramate tra Parigi e la città eterna hanno fatto piangere tutto il mondo. Si sono celebrate nella capitale francese e la chiesa di Saint Sulpice, prima del trasferimento a Roma, con la camera ardente nella Protomoteca del Palazzo Senatorio e gli omacci in forma laica al Campidoglio. Riposa al Verano, nella tomba famigliare.
Semplice, cordiale, morbido nel privato. Così è sempre stato descritto dai più, Marcello, come un uomo che ci teneva sempre ad essere il più possibile sé stesso.
La sua unica moglie, Flora Corabella, anche lei attrice, l'ha incontrata a teatro. Hanno recitato insieme in Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello e, all'Eliseo di Roma, sul set del dramma Un tram che si chiama Desiderio. La loro relazione è tramontata nel 1970, anche se non c'è mai stato un effettivo divorzio.
Con lei ha avuto la prima figlia, la costumista Barbara, nata nel 1951 e scomparsa nel 2018.
Sebbene la motivazione non sia mai stata resa nota, i rumor parlano di un Marcello che aveva diverse relazioni fuori dal matrimonio e quindi si presume che la separazione sia stata per questo.
La seconda figlia, Chiara, l'ha avuta dalla storia d'amore con l'attrice Catherine Deneuve.
Sul red carpet del festival del cinema di Roma l'ha incontrata l'inviato di Tag24.it Thomas Cardinali, in occasione della presentazione del documentario che omaggia suo papà: Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo.
"Mi fa molto piacere, perché penso che questo omaggio a mio padre sia, soprattutto, un omaggio al cinema, ai registi, ai film. Infatti, anche lui avrebbe preferito un'attenzione che rimette in luce grandi registi.
Mi fa molto piacere parlare di mio padre e pensare a lui, anche se ho sempre paura di annoiare il pubblico. Invece, quest'anno ho una buona scusa, anche se tra tre mesi finisce: arriva il 2025 e si riparte da zero.
Credo che lui non creasse un personaggio diverso da sé; era esattamente come appariva, con la sua umiltà. Era un uomo con molta autoironia e il successo non gli è mai salito alla testa. È rimasto fedele a se stesso, qualità rare oggi."
Era bello, irresistibile, un latin lover spesso associato a Rodolfo Valentino, che ha anche ironicamente interpretato nei teatri. Spesso diceva che le donne erano il suo motore: non si accontentava, ma si mostrava a loro sempre genuino e il più possibile con un fascino naturale.
Una delle storie più note di Mastroianni è quella con Silvana Mangano che, non è stata lunghissima, ma di sicuro tra le prime di cui abbiamo sentito parlare. Si conoscevano sin dall'infanzia, hanno avuto gli stessi sogni, frequentato lo stesso corso di recitazione.
Poi però non è durata molto. Lei ha sposato il produttore Dino De Laurentiis, conosciuto sul set di Riso Amaro e l'amore con Mastroianni è finito.
Con Faye Dunaway, attrice statunitense, conosciuta mentre lavoravano al film di Vittorio De Sica Amanti, del 1968, la storia è stata passionale e sincera, tanto che sembra che lui fosse ad un passo dal lasciare sua moglie, fino a che non c'è stato il colpo di scena con lei che decide di concludere la storia d'amore e fidanzarsi con Harris Yulin.
Un altro grande amore, l'ultimo di Marcello, è stato quello con l'attrice Catherine Deneuve, con cui è stato quattro anni, dal 1971 al 1975.
A seguirlo con amore fino alla fine dei suoi giorni, Anna Maria Tatò, la regista con cui ha avuto una relazione dal 1976 al 1994 e che ha curato il documentario sull'attore, intitolato Marcello Mastroianni - Mi ricordo, sì, io mi ricordo.
Sul grande schermo ha amato una delle donne più belle del mondo del cinema: Sophia Loren. Per ben dodici film, si è creata una chimica senza precedenti e che ha fatto impazzire il pubblico per generazioni. Sono stati una coppia comica, drammatica, solida, a partire da Peccato che sia una canaglia diretto da Alessandro Blasetti, del 1954. Da lì, un primo esordio che subito colpisce come una promessa.
In Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica ci rapiscono con la scena dello spogliarello di Sophia, tra le più iconiche, che resta nell'immaginario di tutti i fan della coppia. Unitissimi nello schermo e nella vita, non sono mai stati insieme e si sono sempre frequentati soltanto come amici.