Si sa, a feste sfarzose e piene di eccessi non c'è nulla che possa battere quelle dei vip. Specialmente se questi ultimi sono d'oltreoceano. Stavolta, a dare inizio ai festeggiamenti il mega party per i 50 anni dell'eterno Jack Dawson, Leonardo DiCaprio.
Il compleanno dei compleanni per il protagonista di "Inception", che ha invitato una pletora di star internazionali e fatto preparare una sanissima torta di carote nella sua villa di Los Angeles. A cantare "tanti auguri" per il mezzo secolo di DiCaprio niente po po di meno che Stevie Wonder.
Comunque il "Wolf of Wall Street" non è l'unico a dare feste sopra le righe, e di party chiacchierati fuori e dentro Hollywood ultimamente ce ne sono stati a bizzeffe. Come dimenticare il caos esploso dopo le sconcertanti rivelazioni sui White Party di Puff Daddy? Ecco le feste più strane dello showbiz made in Usa.
Amici, famiglia, conoscenti e cugini di 7° grado: quando bisogna far festa (e hanno molti soldi da spendere) tutti sono i benvenuti. O, almeno, questa sembra essere la politica del biondo Leonardo DiCaprio, per gli amici Leo, che ha invitato alla sua festa per i 50 anni la crème de la crème del dorato mondo di Hollywood, oltre che ai parenti e alla bella fidanzata Vittoria Ceretti.
Infatti, accolti con un enorme sorriso dal padrone di casa l'amico (di lunga data) Brad Pitt con la fidanzata, Ines de Ramon, l'amico del cuore Tobey Maguire, il cantante Robin Thicke con April Love Geary, Odell Beckham Jr., Tyga, Teyana Taylor, Jamie Foxx, Bill Maher, Alexander A.E. Edwards, l'iconica Paris Hilton e la modella e attrice Cara Delevingne, Chris Rock, Kevin Connolly e Todd Phillips.
Da "Shutter Island" arrivato anche Mark Ruffalo, mentre da "Revenant" Edward Norton. Presente Robert De Niro, ma nella lista anche Orlando Bloom, Casey Affleck, Katy Perry, Benicio del Toro, la meravigliosa Kate Winslet, la designer di gioielli Jennifer Meyer, il lottatore di Mma Chuck Liddell ed Emile Hirsch.
Eppure, la mega festa di compleanno, preceduta da una intima cena per pochi amici ristretti, non sarebbe l'unica a essere sulla bocca di tutti. Il divo di Hollywood, però, parrebbe avere un lato oscuro. Le sue feste, infatti, non sarebbero sempre scintillanti serate di serena amicizia o gioioso tempo passato con persone care, ma darebbero il via a "sinistre" situazioni.
A rivelare lo sconcertante particolare la cantante messicana Elàn, che ha dichiarato di aver partecipato a "diversi party" di Leonardo diCaprio e di essersi sentita a disagio da quanto stava per accadere. Una sensazione talmente sgradevole da averla costretta ad andar via:
Una frase, detta in un tiktok della cantante, che è saltata di bocca in bocca, alimentando non pochi pettegolezzi sulle strane abitudini dell'attore e ricollegandolo ai White Party di Puff Daddy, anche se qualsiasi coinvolgimento di DiCaprio con le feste del rapper e produttore è stato smentito. In ogni caso, sugli "avvenimenti post-tramonto" continua ad aleggiare il mistero.
Se Leonardo DiCaprio è celebre per i suoi sfarzosi party di compleanno (e non solo), Puff Daddy è finito nel mirino dell'opinione pubblica e del Tribunale per i suoi White Party. L'Era delle "feste in bianco", andata avanti dal 1998 al 2009, è finita male per il rapper newyorkese.
In particolare, sotto inchiesta le feste che prendevano inizio subito dopo i white party, indicate con il nome di "freak off". Decide e decine di ospiti, infatti, hanno dichiarato di essere stati vittima di violenze sessuali da parte di Puff Daddy e dei suoi amici. Non solo, per consumare gli stupri, alle vittime designate sarebbe stata somministrata anche della droga per renderle inermi.
Uno scandalo di proporzioni epiche, quindi, si è abbattuto sul produttore e fondatore della Bad Boy Records e sui suoi stretti affiliati. A puntare il dito contro il comportamento violento di Puff Daddy oltre 100 star del panorama cinematografico e musicale statunitense.
Ben 14 pagine compongono il mandato d’arresto federale ai danni di "Love", che di amore ha donato davvero ben poco. Dettagliati i capi d'accusa: violenza sessuale, associazione a delinquere, traffico sessuale e costrizione alla prostituzione, abusi su minori. A questi si aggiungono incendio doloso (per una molotov), detenzione illegale di armi, corruzione, rapimento, ostruzione della giustizia. Non briciole insomma. Come riporta Repubblica:
Spettacoli sessuali degradanti che prevedevano ampio uso di droghe e attività erotiche forzate, dettagliatamente elaborate e riprese in video. Maratone così estenuanti da lasciare i partecipanti, maschi e femmine abusati e minacciati – spesso col coinvolgimento di prostitute e gigolò – così esausti da aver bisogno di assorbire liquidi per via endovenosa
Mentre il processo va avanti, Diddy rimane in cella a preoccuparsi dei "cereali a colazione e della pasta per cena". Giallo, invece, sui ruoli esatti degli invitati a queste feste. Infatti, il semplice "invito" non permetta in automatico l'ingresso alla cerchia ristretta (i "freak off" appunto), ma solo al white party in giardino e nelle aree più esterne della villa del rapper.
Nella lunghissima lista di nomi dei presenti - senza specificare il grado di accesso - Jay-Z e Beyoncé, Usher, Leonardo DiCaprio, Ashton Kutcher. Invitate Khloe e Kim Kardashian e Paris Hilton. Menzionati anche Jennifer Lopez, Justin Bieber, Chris Brown e Travis Scott, Demi Moore e Lindsey Lohan. Presenti, persino, Amber Rose, Teyana Taylor e Mary J. Blige, Kelly Osburne, Kim Porter, Tommy Lee, Rachel Zoe, Lil Kim, Ashley Olsen, Mel B, Nicole Scherzinger, Ashanti. Si vocifera di un elenco contenente ben 90 nomi di invitati ai white party di Puff Daddy.
Di unica festa, o, meglio, di gran ballo si parla per Truman Capote, lo scrittore simbolo e rappresentate controverso degli Stati Uniti fra il '60 e il '70. Intellettuale e animale da festa, Capote ha voluto organizzare una mastodontica festa in maschera, rimasta negli annali come la "più glamour del XX secolo".
Difficile da battere l'immensa opera in bianco e nero con oltre 540 invitati fra le sale del lussuoso e celebre Plaza Hotel della Grande Mela. Imponente scenografia per alcuni dei più grandi successi cinematografici, come "Intrigo internazionale" (1959), "Come eravamo" (1973), "Mr. Crocodile Dundee" 1 e 2 e "Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York" (1992).
Certo, chi avrebbe detto nel 1966 di poter vedere riuniti in una location del genere Mia Farrow, Frank Sinatra, Andy Warhol o Candice Bergen? Ma perché Truman Capote ha deciso di mettere in piedi un'organizzazione del genere? La risposta non è altro che il festeggiamento per il successo del romanzo crime "A sangue freddo", pubblicato l'anno precedente.
Stella della serata (e vincitrice del Premio Pulitzer 1988) l'editrice di Capote, Katharine Graham. Nonostante al party abbiano presenziato un numero esorbitante di personalità, l'eccentrico scrittore ha fatto una fine selezione per i suoi invitati, tanto da aver riscritto la lista decine di volte:
"Con la festa mi sono fatto 540 amici e 1.500 nemici" ha detto lo stesso Capote con ghigno beffardo al termine del lavoro. Nel "ristretto" elenco anche il maraja di Jaipur e consorte, Henry Fonda, Greta Garbo, i Vanderbilt e i duchi di Windsor.
Persino qualche nome nostrano ha avuto il piacere di partecipare al "black & white ball". Gianni Agnelli, infatti, si è presentato a braccetto con Marella Caracciolo. Mentre la principessa Luciana Pignatelli ha fatto parlare tutti per la stravagante acconciatura adornata di piume e il diamante da 60 carati prestatole da Henry Winston, gioielliere di lusso americano.
Forse festeggiare mezzo secolo in maniera esagerata è una tradizione sconosciuta in Italia. Negli States, però, pare andare avanti sin dal 1997. Stavolta assoluto protagonista Sir Elton John, che ha deciso di imprimersi per sempre nella memoria (oltre che per le splendide canzoni) per il suo trionfale ingresso.
Un fasto degno di un re. Anzi, di Re Luigi XIV, che ha fatto da ispirazione e modello al lord inglese per il suo costume. Un tripudio. Un qualcosa di assolutamente indescrivibile immortalato per sempre in una fotografia. Piume bianche attorno al corpo, un abito niveo e poi, lei, la "regina": una parrucca alta mezzo metro, sulla cui sommità veleggiava la miniatura di una nave da guerra spagnola. Con tanto di cannone!
Il tutto mentre paggetti in toga reggevano il chilometrico cappotto. Neppure il Re Sole in persona avrebbe mai potuto immaginare un'entrata più maestosa di questa. E sì che si è fatto costruire la magnifica Reggia di Versailles.
Quale occasione più propizia se non - appunto - il suo 50esimo compleanno? Attorniato da quasi 600 invitati, nella splendida cornice dell'Hammersmith Palais di Londra, l'autore di "Your Song" ha spento le sue candeline.
Ora non resta che vedere chi sarà il prossimo a meritarsi un posto nella lista dei party più chiacchierati e strani del panorama hollywoodiano.