Cinquant'anni di carriera potrebbero essere abbastanza per tutti. A maggior ragione se, in questo lasso di tempo, si è stati in grado di lasciare il segno in modo indelebile, diventando un punto di riferimento nel proprio ambiente. È questo sicuramente il caso di Denzel Washington che, in una recente intervista, dice candidamente di essere prossimo al ritiro.
L'attore ammette che mancano solo una manciata di film prima del suo addio alle scene. Uno di questi è, ovviamente, "Il Gladiatore 2" di Ridley Scott, presto nelle sale italiane e che, stando alle prime reazioni della critica alle proiezioni in anteprima, potrebbe far guadagnare a Washington il suo terzo Oscar.
Sarebbe il perfetto coronamento di una carriera straordinaria, dentro e fuori lo schermo. Con il suo talento straordinario, infatti, Washington si è imposto a Hollywood rilanciando il ruolo degli attori afroamericani nell'industria del cinema statunitense. Una nuova considerazione da parte degli Studios di cui hanno goduto le generazioni successive di attrici e attori che, infatti, hanno continuato a guardare a lui come a un esempio.
È davanti alle telecamere di Today che Denzel Washington lancia la 'bomba', ammettendo senza troppa enfasi o giri di parole che il ritiro per lui è ormai molto vicino.
Il tono dell'attore è calmo, pacifico eppure deciso quando, dopo aver elencato i film che intende realizzare prima del ritiro, dice chiaramente: "Dopo questi, andrò in pensione".
La frase arriva in risposta a una domanda sulla lavorazione de "Il Gladiatore 2" e alla possibile 'ansia da prestazione' nel fare i conti con il sequel di un grande successo di pubblico e critica come il primo film del 2000. Washington nega di aver provato un sentimento simile. Per lui, arrivato a questo punto della carriera, ciò che più conta è "lavorare con i migliori". E Ridley Scott è senza dubbio uno di questi.
L'approccio dell'attore al tramonto della sua carriera appare, dunque, molto diverso da quello dello stesso regista britannico che lo ha diretto nel film ambientato nell'antica Roma. Proprio Scott, infatti, ha negato categoricamente la propria volontà di ritirarsi nonostante l'età non più giovanile (compirà 87 anni il 30 novembre 2024).
Insomma, Washington sembra davvero fare sul serio. E la conferma arriva dalle idee molto chiare relative al suo futuro, con una vera e propria road map che l'attore ha già tracciato nella sua testa relativa ai registi con cui intende collaborare prima di lasciarsi alle spalle il grande schermo e i tappeti rossi.
Tra questi, spicca un film della Marvel che da sempre sembrava nel destino dell'attore. La saga di "Black Panther" è infatti pronta ad accoglierlo, con il suo inno alla cultura africana veicolato con la potenza tipica di un blockbuster hollywoodiano. Proprio lui che, se i film fossero stati fatti qualche anno fa, non avrebbe avuto probabilmente rivali nel vestire i panni dell'eroico re T'Challa interpretato dal compianto Chadwick Boseman (prematuramente scomparso nel 2020, a soli 43 anni).
Denzel Washington says that Ryan Coogler is currently writing a role for him in the next Black Panther film
— philip lewis (@Phil_Lewis_) November 12, 2024
He also says he’s going to retire after a few more films pic.twitter.com/2qaiudtBdF
A giudicare dai progetti e dai nomi coinvolti, se davvero sarà ritiro, Washington dirà addio col botto.
Inoltre, a giudicare dalle prime reazioni della stampa alla visione de "Il Gladiatore 2", non è affatto da escludere una nuova notte degli Oscar da protagonista per lui.
In molti hanno sottolineato proprio l'ottima prova offerta da Washington nelle vesti di Macrino, uno schiavo diventato a sua volta uno schiavista senza scrupoli, abile manovratore nei giochi di palazzo dell'Impero romano.
Griffin Schiller di Film Speak su X dice chiaramente di prepararsi a "incoronare Denzel Washington come Miglior attore non protagonista". Gli fa eco Clayton Davis di Variety per il quale Washington si diverte "come un matto" interpretando "uno dei suoi ruoli più micidiali", pronosticando un possibile terzo Oscar per lui.
Welcome back to the f*king movies!
— Clayton Davis (@ByClaytonDavis) October 19, 2024
That sums up #GladiatorII. Ridley Scott's best directorial effort since "Black Hawk Down." I found Paul Mescal's work as Lucius to be one of the film's most honest surprises. This is Denzel Washington, having the time of his life in one of his… pic.twitter.com/5ETqmXdbDD
Altri, come Giovanni Lago di Next Best Picture, sottolineano come la sua performance rubi la scena agli altri interpreti che la condividono con lui mentre, infine, per Brian Truitt di USA Today entertainment la sua prova è semplicemente "uno spasso da guardare".
Insomma, per Denzel Washington si prepara un'uscita di scena degna di una carriera eccezionale. Come pochi altri, l'attore ha saputo coniugare cinema d'impegno civile e d'autore e popcorn movies di grande successo commerciale. L'attore si è mosso senza problemi, infatti, dai film di Spike Lee ("Malcolm X", "He got game"; "Inside man"), Jonathan Demme ("Philadelphia"; "The Manchurian candidate") e Antoine Fuqua ("Training day") ad altri più 'di cassetta' come la saga di "Equalizer", sempre per la regia di Fuqua.
Tutto questo, unito alla sua integrità e onestà intellettuale, ne fanno un'istituzione nell'industria cinematografica statunitense, che continuerà a esercitare la propria influenza anche dopo che avrà dato l'addio al set.