Koopmeiners é approdato quest'anno alla corte di Thiago Motta a furor di popolo a ridosso della chiusura della finestra di mercato estiva per indossare la maglia della Juventus, Nedved invece è stato un colpo in sordina che nessuno si aspettava nell'estate del 2001. Qui sta tutta la diferenza tra i due! Poi tante analogie nient'altro che analogie tra l'olandese e il ceco.
Koopmeiners quando corre sembra Nedved, quando calcia lo stesso. È incredibile come nei movimenti sia quasi uguale a lui, certo non ha il caschetto biondo ma per il resto la sua immagine restitutisce ai supporters bianconeri la stessa sagoma perfetta dell'ex numero 11 bianconero.
Quando parte col pallone fra i piedi ma soprattutto quando sterza col pallone per dribblare l'avversario ha quel qualcosa che solo il centrocampista ex Lazio aveva, anche quando va in porta per concludere e scaricare il suo potente mancino.
Fa impressione anche come il centrocampista ex Atalanta, esplosivo negli anni di Bergamo sotto la guida di Gian piero Gasperini e decisivo spesso e volentieri per le sorti della sua squadra sia per le ottime prestazioni sia per le marcature, abbia finora incontrato problemi di adattamento indossando la maglia della Juventus (che certamente pesa più delle altre) in egual misura a Nedved anche lui sempre esplosivo e decisivo nella Lazio di Zeman e di Eriksson prima di accasarsi alla Vecchia Signora.
Tanto l'olandese quanto il ceco hanno impiegato non poco ad inserirsi al meglio esprimendo il loro potenziale massimo negli scacchieri dei loro nuovi allenatori tant'è che il pubblico per quanto innamorato di entrambi abbia inizialmente comiciato a dubitare sulla scelta di investire su di loro da parte della società.
Per scavalcare l'ostacolo dell'indattabilità Marcello Lippi mise a suo agio Pavel Nedved con un invenzione tattica. Non più laterale di centrocampo avanzato, ma trequartista dietro Del Piero e Trezeguet con la libertà di spaziare in tutte le zone del campo. Da allora iniziò a cambiare marcia divenendo sempre più leader di una compagine fatta di campioni e campionissimi e e cecchino infallibile verso la porta avversaria.
A distanza di anni, solo di poche ore fa la conferma nella conferenza pre Juve-Venezia che anche Thiago Motta (assente per squalifica) vede Koopmeiners nel ruolo di trequartista.
La sua Juventus non ha giocatori del calibro di Del Piero e Trezeguet e nemmeno gioca con due attaccanti ma è da qualche partita che utilizza il giocatore olandese davanti al duo di centrocampo Thuram-Locatelli e dietro l'unica punta Dusan Vlahovic.
Il disagio a essere loro stessi sin da subito anche con la maglia della Juventus si è palesato maggiormente nella fase realizzativa: entrambi hanno impiegato molto tempo per segnare la loro prima rete con la maglia a strisce bianconera.
Curioso come la prima segnatura sia arrivata per loro nello stesso periodo: Koopmeneirs ha segnato a Torino all'allianz Stadium nella partita casalinga contro il Bologna il 6 dicembre scorso.
Primo gol in ⚪️⚫️ per Koop ⚽️ pic.twitter.com/fz2dBOaa4V
— JuventusFC (@juventusfc) December 8, 2024
Nedved nella stessa porta dello stadio che però si chiamava Delle Alpi contro il Perugia il 1 dicembre di 23 anni fa!
2001. #OnThisDay si gioca Juve-Perugia. E al minuto 52 arriva il primo gol in ⚫️⚪️ di un certo Pavel Nedved... pic.twitter.com/AoS0K0yNRs
— JuventusFC (@juventusfc) December 1, 2016