La serie femminile 24/25 sembra aver preso la sua piega nella direzione che forse quasi tutti gli addetti ai lavori e tifosi si immaginavano dopo il mercato estivo di quest'anno. Alla 13ª giornata, i risultati che si sono decretati parlano certamente di un torneo più avvincente per tutte le altre posizioni, tranne che per la prima.
Dopo la quarta posizione (i primi quattro posti ormai sono già assegnati, manca solo di aspettare in quale ordine in questa fase della stagione regolamentare), dalla quinta alla decima, tutto può accadere.
A rafforzare la tesi sulla situazione da metà classifica in giù, i risultati spesso sorprendenti, come quello per esempio di questa giornata concretizzatosi a Formello, dove la Lazio ha avuto, contro ogni più rosea aspettativa, la meglio sul Milan con il risultato di 2-0, e Sampdoria-Como, invece, questa volta, a dispetto di quanto si potesse pronosticare (le genoane a volte sanno essere pericolose in casa), è terminata con l'affermazione delle lariane.
La Juventus Women, capolista, non si ferma e si dimostra ancora una volta un caterpillar capace di spazzare qualsivoglia avversario. Anche il Viola Park, teatro delle sfide casalinghe della Fiorentina, ha assistito a un dominio a tinte bianconere.
Soprattutto nella ripresa, dopo un primo tempo a reti bianche, nonostante le miriadi di occasioni non sfruttate bene dalle ragazze di Max Canzi, si è avvertita la superiorità tecnico-tattica e mentale di una compagine che vive sull'onda dell'entusiasmo match dopo match.
E così, lo 0-3 maturato per effetto dei gol di Cantore (protagonista assoluta con una doppietta da urlo dopo aver siglato il 700° gol della Juventus domenica scorsa) e Bonansea ha spinto ancora più giù in classifica la Viola di De La Fuente, inerme e mai capace di rendersi davvero pericolosa, che ora occupa addirittura la quarta posizione alle spalle di Inter e Roma.
La Roma, campione d'Italia, partita a rilento in questo campionato, se inizialmente ha perso il passo della squadra capace di primeggiare, pian piano, anche grazie all'incapacità delle avversarie di rimanere lì in alto, si sta riprendendo e ora occupa la seconda posizione, anche se in coabitazione.
In queste ultime giornate, si è rifatta sotto e, pur distante di 7 punti dalla Juventus, ora può tornare a credere almeno di lottare per qualcosa che fino a poco tempo fa sembrava improbabile. Ad autoconvincersi, la seconda vittoria di misura consecutiva arrivata dopo quella col Como ai danni del Napoli, che l'ha fatta tribolare fino all'86º minuto di una partita che sembrava finita dopo il gol iniziale di Moretti.
In quattro minuti, Giuliano e Minami l'hanno ribaltata, facendo così tornare il sorriso sul volto del proprio tecnico Alessandro Spugna e di tutto l'ambiente, non più abituato a recitare il ruolo di comprimario dopo i due scudetti consecutivi conquistati nelle ultime due stagioni.
Chi sta dimostrando invece di rappresentare una realtà vera e propria è l'Inter di mister Piovani, che dalla prima giornata è sempre lì: seconda attualmente con pieno merito, sta sfruttando tutte le risorse possibili e inimmaginabili per allenarsi a competere dopo alcuni anni di esperienza e adattamento in A nelle vesti di protagonista. Lo ha fatto anche nel 3-0 secco casalingo contro il Sassuolo, firmato Andrés, Tomaselli, Polli.