C'è un gruppo più nutrito di delusi, ma anche qualcuno che ha accennato a un sorriso in questo weekend. Dagli sconfitti ai vincitori, passando pure per chi ha racimolato molto meno rispetto alle attese della vigilia. Tutto ovviamente in attesa del big match tra Lazio e Inter, posticipo con cui si concluderà definitivamente la sedicesima giornata di campionato.
Il cerchio della felicità è stato aperto dall'Atalanta, che si è confermata in testa alla classifica del campionato. La Dea ha avuto la meglio sul Cagliari, beffato all'Unipol Domus da una prodezza di Zaniolo a metà ripresa. La formazione di Gian Piero Gasperini di conseguenza ha conquistato la decima vittoria consecutiva in Serie A, un vero e proprio record per la Dea che non era mai riuscita a tagliare questo traguardo nel corso della propria storia
Se da un lato l'Atalanta continua a correre lungo la propria strada, dall'altro il Napoli di Antonio Conte tiene sempre il passo. Gli azzurri sono riusciti a rialzarsi dopo l'ultima sconfitta subita al Maradona, dove la Lazio ha fatto festa grazie ad una perla di Isaksen. Il ko contro i biancocelesti è costato proprio la vetta ai partenopei, bravi a riscattarsi su un campo difficile come quello dell'Udinese.
Al Bluenergy Stadium, la serata era iniziata piuttosto male per il Napoli. Al ventiduesimo, infatti, i friulani erano già avanti con Thauvin, bravo a trasformare un rigore conquistato da Zemura dopo un fallo di Lobotka. Una sfida ribaltata nella ripresa dagli uomini di Conte, che hanno pareggiato con Lukaku per poi sfruttare l'autogol di Giannetti e l'1-3 firmato da Anguissa.
Una risposta significativa da parte del Napoli, che ha evitato una fuga in solitaria dell'Atalanta restando a -2 della vetta. Una differenza diversa, compresa tra il -5 e il -3, avrebbe lasciato di certo l'amaro in bocca ai partenopei. Un passo in avanti, guardando puramente alla classifica e alle statistiche, in un certo senso l'hanno fatto anche Juventus e Milan.
Tra le big della settimana, tuttavia, la Vecchia Signora e il Diavolo sono quelle che probabilmente hanno deluso di più. La Juventus infatti è stata bloccata all'Allianz Stadium dal Venezia, che ha anche rischiato di strappare una clamorosa vittoria ai bianconeri. Non è andata meglio di certo al Milan, che non si è goduto a pieno le celebrazioni per i suoi 125 anni complice lo 0-0 maturato a San Siro contro il Genoa.
La Juventus ancora una volta ha offerto una prestazione mediocre, confermando la propria sindrome da pareggite di fronte al quarto pari consecutivo in campionato. Il gol di Gatti è stato solo un'illusione, visto che il Venezia nella ripresa ha pareggiato con Ellertsson, passando poi in vantaggio grazie a Idzes. Tutto fino al rigore di Vlahovic, che nel finale ha insaccato un rigore mandando il punteggio sul definitivo 2-2.
La Juve non vince, resta in agguato sulla zona Champions ma vede l'obiettivo Scudetto sempre più lontano. E al Milan non va di certo meglio. Anche il Diavolo nelle ultime cinque uscite di campionato ha raccolto una sola vittoria, arrivata lo scorso 30 novembre contro l'Empoli a San Siro.
Un dato negativo, che si somma a tre pareggi amari e una sconfitta piuttosto bruciante contro l'Atalanta. Il Genoa, dopo il ko di Bergamo, poteva essere l'avversaria giusta per ripartire e risalire qualche posizione in classifica. Così però non è stato per i rossoneri, che si sono portati a quota 23 scivolando fino all'ottavo posto.
A sfruttare il ko milanista è stato soprattutto il Bologna, che ha scavalcato il Diavolo prendendosi la settima posizione con 25 punti. I felsinei infatti hanno vinto il Derby dell'Appennino, superando la Fiorentina grazie al sigillo di Odgaard. Da un lato, i rossoblu hanno ritrovato un successo che in campionato mancava dal 30 novembre. Dall'altro, invece, i gigliati hanno interrotto una striscia di otto vittorie consecutive rimanendo comunque in zona Champions con 31 punti.
Piove sul bagnato infine in casa Roma, che dopo il successo conquistato a Lecce è stata beffata dal Como. I lariani hanno firmato una vittoria pesantissima al Sinigaglia, ritrovando la via del successo grazie alle reti di Gabrielloni e Nico Paz. Il Como quindi si è portato a quota 15 in classifica, portandosi a un punto di distanza dalla Roma, dodicesima della classe con due sole lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.