"Buongiorno con un caffè" potrebbe essere il titolo di una rubrica quotidiana che unisce il "Buongiorno" di Mattia Feltri su La Stampa e "Il caffè" di Massimo Gramellini sul Corriere della Sera.
Nelle edizioni di sabato 11 gennaio i loro pensieri rappresentano insegnamenti. Feltri scrive del "Bello del torbido" a proposito della liberazione della giornalista Cecilia Sala è osserva che "la trasparenza non è un valore, talvolta può essere necessaria, talvolta utile, talvolta inutile, talvolta ridicola, talvolta dannosa" e aggiunge che "la democrazia è esercizio del potere e siccome al potere capita di dover affondare nel torbido, alla democrazia capita di doversi sporcare le mani. E di farlo di nascosto, per il bene di tutti".
Gramellini racconta la storia di Roberto Bagnato, un benefattore di Milano scomparso il 10 gennaio che regalava i suoi soldi e il suo tempo: "Era capace di trovare casa a una coppia di sfrattati e poi presentarsi al volante di un furgoncino, fingendosi un manovale, per aiutarli nel trasloco. Diceva che la beneficenza si fa col passamontagna, come le rapine, e che i poveri più bisognosi di cure sono quelli che si vergognano della loro condizione". Ecco, le perle di Feltri e Gramellini sono un bel modo di cominciare la giornata, "buongiorno con un caffè".