10 Feb, 2025 - 14:56

Trump può davvero comprare Gaza?

Trump può davvero comprare Gaza?

Donald Trump ha più volte espresso la volontà di assumere il controllo della Striscia di Gaza, arrivando a suggerire un’acquisizione del territorio da parte degli Stati Uniti. Ma è davvero possibile? L’idea di acquistare territori non è nuova nella storia americana, ma le dichiarazioni di Trump stanno alimentando il dibattito internazionale, mentre cresce la preoccupazione per il futuro dell’enclave.

Trump insiste sul controllo statunitense a Gaza: le nuove dichiarazioni

Donald Trump ha ribadito la sua posizione sul controllo statunitense nella Striscia di Gaza con nuove dichiarazioni che stanno facendo discutere. Il piano del presidente statunitense immagina un Medio Oriente rinnovato, in particolare per Gaza, che è stata devastata dalla guerra iniziata nell'ottobre 2023.

Israele e Hamas hanno raggiunto un'intesa lo scorso 16 gennaio per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Sebbene l’accordo sia stato siglato prima dell’insediamento di Trump, la squadra del tycoon ha avuto un ruolo fondamentale nel portare avanti gli impegni dell’allora presidente, Joe Biden, e di altri mediatori.

Il cessate il fuoco è entrato in vigore il 19 gennaio e ha alimentato la speranza di una pace nella regione, ma l’accordo si sta rivelando fragile. La prima fasedella pace ha una durata di 42 giorni, ma le trattative per la successiva rimangono in sospeso. Le dichiarazioni di Trump, in particolare a partire dalla visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu, hanno suscitato preoccupazioni sul futuro dell’intesa e sulla stabilità della regione.

Il piano di Trump per Gaza

Il presidente statunitense ha affermato, il 25 gennaio, il proprio piano di “svuotare Gaza”. Secondo Trump, l’enclave è un “sito di demolizione” e i due paesi confinanti, Egitto e Giordania, dovrebbero accogliere i residenti della Striscia. Trump quindi ha accolto la proposta dell’estrema destra israeliana e continua ad intensificare i toni sul futuro dei palestinesi abitanti nella Striscia.

In meno di una settimana, Trump ha prima affermato che gli Usa dovrebbero assumere il controllo dell'enclave con "una posizione di proprietà a lungo termine" e trasformarlo in un polo economico e turistico: “Riviera del Medio Oriente”. Ha poi rilanciato sulle sue dichiarazioni affermando di essere intenzionato ad "acquistare e possedere" Gaza.

Trump immagina una realtà totalmente diversa a Gaza e quindi non lascia intendere che non abbia intenzioni di ricostruirla. Considerando le posizioni isolazioniste, non avrebbe nemmeno piani di inviare truppe.

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Sono impegnato ad acquistare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la nostra ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni, altre persone potrebbero farlo, sotto i nostri auspici. Ma siamo impegnati a possederla, prenderla e assicurarci che Hamas non torni indietro. Non c'è niente in cui tornare a vivere. Il posto è un cantiere di demolizione. Il resto verrà demolito. Tutto è demolito.

L’ufficio politico di Hamas ha condannato le parole di Trump:

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Gaza non è una proprietà da vendere e comprare. È parte integrante della nostra terra palestinese occupata.

Le reazioni internazionali

Gli interventi di Trump potrebbero effettivamente essere interpretati come una tattica di contrattazione, considerando che le sue dichiarazioni e decisioni spesso mirano a influenzare i negoziati e a ottenere concessioni. Tuttavia, la situazione in gioco va ben oltre una semplice questione diplomatica. Si tratta di una questione cruciale, con implicazioni che riguardano la vita di milioni di persone e con possibili conseguenze umanitarie. Questi sviluppi potrebbero infatti spingere la regione verso un'ulteriore escalation, destabilizzando ulteriormente i già precari equilibri.

I paesi vicini, che si oppongono al piano di Trump, hanno già manifestato il loro disaccordo. Le nazioni arabe continuano a sostenere la soluzione dei due stati come unica via per una pace duratura.

Trump può acquistare Gaza? Una questione tra storia, diritto e geopolitica

Gli Stati Uniti hanno acquistato territori in passato, come l'Alaska nel 1867 e le Isole Vergini danesi nel 1917. L'idea di acquistare territori è riemersa quando Donald Trump ha espresso l’intenzione di comprare la Groenlandia dalla Danimarca. Tecnicamente, se esiste un accordo tra il paese cedente e quello acquirente su una compensazione, una cessione di territorio è possibile.

Tuttavia, nel caso di Gaza, la situazione è completamente diversa. Qualsiasi ipotesi di acquisizione sarebbe una violazione del diritto internazionale, poiché implicherebbe la coercizione, l'espulsione della popolazione palestinese e la negazione del diritto all'autodeterminazione. Inoltre, non esiste alcuna base legale per gli Stati Uniti per acquistare Gaza, l'idea stessa solleva preoccupazioni umanitarie dopo mesi di conflitto devastante.

Non è chiaro se le dichiarazioni di Trump siano una reale proposta o una mossa negoziale, come avvenuto nei dibattiti sulla Groenlandia o sul Canale di Panama in passato. Tuttavia, in questo momento, tali commenti rischiano di complicare ulteriormente i colloqui per il cessate il fuoco tra Hamas e Israele.

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Nazlican Cebeci
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