L'attentato avvenuto il 13 febbraio a Monaco di Baviera ha riportato al centro del dibattito pubblico le questioni legate alla sicurezza e all'immigrazione in Germania. Il presunto autore dell'attacco, identificato come Farhad N, era già noto alle autorità per reati minori. Mentre le indagini proseguono per accertare le motivazioni dell'attentato, emergono dettagli sul passato del sospettato.
L’autista dell’attentato è stato identificato come Farhad N., un cittadino afghano nato nel 2001 a Kabul. Le autorità tedesche hanno riferito che l'afghano è arrivato in Germania come richiedente asilo alla fine del 2016 come minore non accompagnato. La sua domanda sarebbe stata respinta l’anno successivo e, nel 2020, avrebbe ricevuto l'ordine di lasciare il paese.
I media tedeschi riportano che coloro che sono obbligati a lasciare il paese ma non possono essere espulsi per determinati motivi ricevono un "permesso di tolleranza" per un determinato periodo. Il ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, ha chiarito in serata all'agenzia tedesca che il sospettato era in possesso di un permesso di soggiorno valido.
Secondo il ministro Herrmann, il sospettato era noto alla polizia per reati legati alla droga e al furto, ma non risultano episodi di violenza nel suo passato.
München ist im Schockzustand: Ein 24-jähriger Afghane fuhr am Donnerstag gegen 10:30 Uhr in eine Menschenmenge. Mindestens 28 Personen wurden verletzt, darunter auch Kinder. Wer aber war der Täter? https://t.co/yC0iS2tJ31 pic.twitter.com/2jlPD6pJRR
— NIUS (@niusde_) February 13, 2025
RTL riferisce che, prima dell’attentato, il sospettato avrebbe pubblicato un post di matrice islamica sui social media. Non ci sono ulteriori dettagli sulle sue attività online. La Procura di Monaco ha avviato un'indagine per accertare eventuali "indizi di un background estremista".
Secondo quanto riportato dal quotidiano Tagesspiegel, citando fonti dell’agenzia tedesca, il 24enne sarebbe stato precedentemente anche in Italia. Questo dettaglio, tuttavia, non è stato ufficialmente confermato dalle autorità tedesche.
L’attacco si è verificato il 13 febbraio alle 10:30, quando un’auto si è schiantata contro una folla nelle vicinanze della stazione centrale di Monaco di Baviera. Durante l’attentato era in corso un corteo organizzato dai Verdi.
Aktuelles Statement von der Pressekonferenz in #München: In der Münchner Innenstadt ist ein Auto in eine Menschenmenge gefahren. Bayerns Innenminister #Herrmann hat im Rahmen einer #Pressekonferenz über die ersten aktuellen Erkenntnisse des mutmaßlichen Anschlags informiert. pic.twitter.com/q9M8emHpVN
— Bayerisches Innenministerium (@BayStMI) February 13, 2025
I media tedeschi riportano che la polizia avrebbe sparato contro l'auto guidata dall'afghano per fermarne la corsa. Almeno 28 persone, tra cui bambini, sono rimaste ferite. Alcuni feriti versano in gravi condizioni e sono in pericolo di vita.
Il 24enne sospettato è stato arrestato sul posto. Le forze dell'ordine tedesche hanno affermato che ci sono indizi di un "contesto estremista" riguardo all'attacco, ma non risultano possibili complici.
La Germania ha affrontato diversi attentati negli ultimi mesi che hanno coinvolto richiedenti asilo. Meno di due mesi fa, il paese è stato scosso dall’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo, in cui sei persone hanno perso la vita. Questi episodi hanno intensificato il dibattito sull'immigrazione e sulla sicurezza nazionale, temi centrali nelle elezioni federali del 23 febbraio.
L’attentato è avvenuto proprio un giorno prima della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, un evento che accoglierà leader mondiali per discutere le principali sfide geopolitiche e di sicurezza internazionale.