14 Feb, 2025 - 15:24

Omicidio Paganelli, cos'è la storia del presunto capello non repertato? Il mistero si infittisce

Omicidio Paganelli, cos'è la storia del presunto capello non repertato? Il mistero si infittisce

Un nuovo mistero aleggia attorno al caso di Pierina Paganelli, uccisa con 29 coltellate in via del Ciclamino, a Rimini, la sera del 3 ottobre 2023. Da qualche ora, negli studi televisivi, opinionisti e criminilogi non parlano d'altro: sul viso dell'anziana sarebbe stato trovato un capello nero. A chi appartiene? È stato repertato o no? Ecco cosa sappiamo. 

Il presunto capello non repertato sul viso di Pierina Paganelli

A parlare per prima di questa indiscrezione è stata la trasmissione "Chi l'ha visto?", andata in onda ieri, 13 febbraio 2025. Dall'osservazione delle foto scattate sulla scena del crimine, sarebbe emerso che accanto alla bocca di Pierina, attaccato a della sostanza ematica, c'era un capello

Capello che, però, sembrerebbe non figurare tra i reperti isolati durante il sopralluogo della polizia scientifica e che, quindi, non sarebbe stato analizzato dal super perito della Procura, Emiliano Giardina, incaricato di cercare tracce del killer. 

Se ciò fosse confermato, sarebbe, ovviamente, gravissimo: non solo perché i capelli contengono Dna - e possono quindi essere oggetto di comparazione genetica -, ma anche perché il capello reciso e il luogo del suo ritrovamento potrebbero fornire indicazioni utili sulla dinamica dell'aggressione.

Lo stesso vale per un mazzo di chiavi e un barattolo di cipolline che l'anziana avrebbe avuto con sé quando è stata sorpresa nel sottoscala del condominio in cui viveva, ritrovati a terra e, a quanto pare, anch'essi mai repertati. 

Un estratto del servizio mandato in onda da "Chi l'ha visto?" ieri, 13 febbraio 2025. 

Il commento dell'avvocata dei figli della vittima

Interrogata da Tag24 sulla questione, l'avvocata Monica Lunedei, che insieme al collega Marco Lunedei assiste i figli di Pierina, ha dichiarato: "A quanto ci risulta, tutti i reperti piliferi non riconducibili con certezza alla vittima sono stati regolarmente repertati e analizzati". 

"In questo momento - ha aggiunto la legale - è molto più importante che i periti che stanno lavorando sulla Cam3 su incarico del gip Vinicio Cantarini riescano ad anticipare del materiale video in tempi utili per il Riesame, alla luce dell'importanza di quanto percepito durante l'esperimento". 

L'incidente probatorio sul video della Cam3

Il riferimento dell'avvocata Lunedei è all'incidente probatorio che qualche giorno fa ha riguardato il video della Cam3 della farmacia San Martino di via del Ciclamino, che la sera del 3 ottobre, alle 22:16, ha ripreso un individuo dirigersi verso il palazzo del civico 31.

Secondo la Procura, si tratterebbe di Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio, che sarebbe stato immortalato di ritorno dai cassonetti in cui avrebbe smaltito abiti e arma usati (mai ritrovati). Tuttavia, un suo vicino di casa, Emanuele Neri, ha affermato di riconoscersi nelle immagini. 

Entrambi sono stati fatti camminare sotto la telecamera alle stesse condizioni di luce e con gli stessi vestiti che si presume il soggetto ripreso indossasse. Il materiale raccolto, di circa 10 ore, dovrà ora essere comparato con quello originale per arrivare alla verità.  

I risultati ufficiali sono attesi per la fine di aprile; qualcuno, però, ha fatto sapere che sembrerebbe esserci una corrispondenza tra le immagini registrate e i movimenti di Dassilva, soprattutto per il modo in cui l'ignoto flette il braccio destro, molto simile al suo, e per la carnagione.

Un estratto della puntata della trasmissione "Mattino 5" andata in onda ieri, 13 febbraio 2025. 

La questione della scarcerazione al Riesame

Se "quanto percepito durante l'esperimento" risultasse vero, verrebbero confermate anche le esigenze di custodia cautelare (perché per la Procura il soggetto ripreso, ricordiamolo, corrisponderebbe all'assassino della 78enne).

Per questo motivo, l'avvocata auspica che i periti riescano ad "anticipare il Riesame", che, su richiesta della Cassazione, dovrà valutare la possibilità di una scarcerazione del 34enne. Il cerchio potrebbe chiudersi a breve? È ciò che si augurano i familiari della vittima.

I dubbi al momento restano molti e Dassilva, dal carcere, continua a gridare la sua innocenza. 

Per ricapitolare

  • Indiscrezione sul capello non repertato: "Chi l'ha visto?" ha parlato di un capello nero trovato sul viso di Pierina Paganelli, uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023, e apparentemente non repertato dalla polizia scientifica, sollevando dubbi sull'adeguatezza delle indagini. 
  • Il video della Cam3 e i sospetti su Dassilva: un video della Cam3 della farmacia di via del Ciclamino mostra un individuo dirigersi verso l'edificio dove viveva Pierina. La Procura ritiene si tratti di Louis Dassilva, unico indagato, ma un suo vicino di casa sostiene di riconoscersi nelle immagini. I risultati ufficiali dell'incidente probatorio sono attesi entro la fine di aprile.
  • Riesame e scarcerazione: l'avvocata dei figli di Pierina sottolinea l'importanza che i periti anticipino il Riesame, chiamato a valutare una possibile scarcerazione di Dassilva. Secondo lei, a carico del 34enne ci sarebbero infatti gravi indizi di colpevolezza.
AUTORE
foto autore
Sara D'Aversa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE