È morta a 76 anni, stroncata da un malore improvviso, Carla Gatto, artista e scrittrice il cui nome è salito alla ribalta della cronaca per la scomparsa della nipote Giulia Cecchettin, uccisa tra Vigonovo e Fossò, nel Veneziano, nel novembre 2023. Grande il cordoglio sui social da parte di utenti e associazioni: in tanti hanno voluto esprimere il loro affetto e la loro vicinanza al figlio Gino e al resto della famiglia, che già stava affrontando un doloroso lutto.
A riportare la notizia della morte della 76enne è stata Albina Perri, direttrice del settimanale Giallo. Secondo fonti locali, la donna, originaria di San Martino di Venezze e residente a Beverare, in provincia di Rovigo, avrebbe iniziato a soffrire di problemi respiratori lo scorso dicembre, sottoponendosi a una serie di controlli.
Giovedì 13 febbraio, dopo un malore improvviso, è stata elitrasportata d'urgenza e ricoverata all'ospedale di Verona. Purtroppo, nel giorno di San Valentino, si è spenta. "Forza mamma, non smettere di lottare", aveva scritto sui social il figlio, che ha già perso anche la moglie, Monica, a 51 anni.
Gino Cecchettin aveva anche condiviso il testo della canzone "Quando sarai piccola", portata a Sanremo da Simone Cristicchi e dedicata proprio alla madre malata. In tanti gli avevano scritto, augurandosi che sua mamma potesse guarire. Ora, molti stanno manifestando a lui e ai suoi familiari il loro cordoglio, con messaggi come: "Mi dispiace tanto" o "Ti mando un abbraccio".
"Nonostante la sofferenza per la drammatica perdita della nipote, era sempre in prima linea a sostenere il figlio Gino e tutta la famiglia [...] trasformava il dolore in colori e le parole in poesia. Stava scrivendo un libro, ma la morte se l'è portata via prima che lo terminasse", ha scritto Ilaria Mura, giornalista di Quarto Grado, ricordando la signora Carla.
Come lei, tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerla, hanno parlato di lei come di una persona a modo, "mai scomposta", "comprensiva" e pronta a offrire conforto. Come quando, rivolgendosi ai genitori di Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio della nipote Giulia, aveva detto: "Mi spiace molto per loro. Penso sia un dolore anche per loro".
Anche l'Associazione Penelope Odv, che ha seguito il caso di Giulia fin dai primi momenti, ha voluto esprimere la sua vicinanza ai familiari. "Tutta la famiglia Penelope si stringe al dolore della famiglia Cecchettin per l'improvvisa scomparsa di nonna Carla".
Nicodemo Gentile, presidente dell'Associazione nonché avvocato di parte civile nel processo contro Turetta, ha invece scritto: "Che brutto colpo. Che donna importante che eri, vera, determinata [...]. Mi dispiace molto non essere riuscito a rivederti e salutarti, sarai tra le persone 'pulite' che porterò sempre nel mio cuore".
Stimata artista e scrittrice, Gatto aveva dedicato il suo ultimo libro, "Con lo zaino in spalla e...", di cui aveva iniziato la stesura prima del femminicidio della nipote, proprio a Giulia, con cui condivideva la passione per l'arte e i disegni. Una decisione che sui social aveva scatenato reazioni contrastanti. Anche in quell'occasione, Carla non si era persa d'animo.
In diverse interviste, parlava di Giulia e dei suoi sogni, raccontando che un giorno la giovane le aveva confidato di aver "mollato Pippo", perché "era troppo possessivo". "Le risposi che aveva fatto bene", diceva, "che era la scelta giusta". Quando è stata uccisa dall'ex fidanzato, che non accettava la sua decisione, Giulia stava per laurerarsi in Ingegneria biomedica.
Successivamente, avrebbe iniziato a frequentare la Scuola Internazionale di Comics di Reggio."Era bravissima a disegnare, diceva che la faceva sentire libera", raccontava la nonna. Oggi, sui social, un'amica scrive: "Se potrai incontrarla ancora, prenditi cura di lei".