Trio Bennato: chi sono i fratelli con cui Edoardo ha iniziato a suonare?

Si parte dagli esordi. Siamo nella Napoli di fine anni '50. Il grande Edoardo Bennato qui è solo un ragazzino con tanta passione per il rock'n'roll, mentre i suoi due fratelli minori amano la musica tradizionale della loro terra.

È la madre, Adele Zito, a credere nel percorso artistico come scuola per la loro vita e li ispira, li guida, li supporta, mettendoli da bambini davanti a una fisarmonica. Risultato? Nasce, nel 1958, il Trio Bennato.

I componenti del Trio Bennato: Edoardo e i due fratelli

Edoardo nel trio canta e suona la chitarra. Il fratello di mezzo, Eugenio, nato il 16 marzo 1948 (76 anni), resta fedele all'amata fisarmonica e il più piccolo, Giorgio, suona le percussioni.

Cominciano con le loro esibizioni nei locali di Napoli, tra il Circolo Canottieri e il dopolavoro dell’Italsider, fino a quando non raggiungono abbastanza riconoscimento da apparire in tv. 

Nel 1959 ricevono l'invito al programma "Il nostro piccolo mondo", dedicato proprio ai talenti più giovani. Edoardo infatti qui ha solo 13 anni, Eugenio ne ha 11 e Giorgio addirittura 10. Sono piccoli, sì, ma già sanno il fatto loro.

Poi c'è l'occasione che li forma completamente: grazie al produttore Aldo Grimaldi, intraprendono una crociera per il Sudamerica, si esibiscono intrattenendo il pubblico internazionale.

Non solo: in Venezuela appaiono su Canal 7, vengono invitati nella trasmissione "Lo show de las doces". Insomma, tutto sembra andare più che bene. Poi, nel 1961, iniziano a specializzarsi in percorsi diversi. Si separano musicalmente, ma privatamente restano uniti.

Il Trio Bennato si è mai sciolto?

La risposta è no, non ufficialmente. Tra l'altro, il rapporto tra i fratelli è sempre stato ottimo.
In un'intervista al Corriere della Sera del 2024 Eugenio ha dichiarato:

Siamo rimasti un trio mai sciolto, non so contare le partite di pallone: Giorgio in difesa, io e Edoardo in attacco.

Nel 1961 la storia prende una piega di separazione, ma non come ce la immaginiamo quando solitamente abbiamo a che fare con una band che si scioglie. Niente drammi da gossip, niente liti.

I fratelli si allontanano semplicemente a livello musicale. Edoardo diventa un vero e proprio rocker, Eugenio è più vicino alla musica popolare, mentre Giorgio lavora come tecnico del suono.

Sappiamo che il più famoso di tutti presto diventerà Edoardo, il primo artista italiano nella storia che riesce a riempire lo Stadio San Siro e a salire sul palco del Montreux Jazz Festival. 

Invece Eugenio apre la Nuova Compagnia di Canto Popolare e poi i Musicanova e si trasforma in un punto di riferimento per la produzione di musica popolare italiana nel mondo.

E cosa fa nel frattempo Giorgio? Il più piccolo dei fratelli incide dischi per la Lupus e la Polydor e continua il suo lavoro dietro le quinte. Tra tutti, resta il più riservato in assoluto.

Nonostante le strade diverse, nel 2017 succede qualcosa di indimenticabile. I tre fratelli fanno una reunion e incidono una canzone insieme: "Domani", scritta dall'amico Gino Magurno.

Ascoltiamola nella clip qui di seguito:

È una commemorazione, un modo per ritornare al passato. Possiamo considerare il gruppo un punto di partenza per la musica, che ha resp i tre uniti e solidali, prima di intraprendere ognuno il proprio viaggio.

La morte di Giorgio Zito (Bennato)

E poi c'è l'ultima triste pagina di questa storia. Giorgio Bennato (detto Giorgio Zito, che ha scelto il cognome di sua madre per distinguersi meglio dai due fratelli musicalmente) il 16 gennaio 2024 muore a causa di un infarto.

Rispetto agli altri fratelli, come anticipato, era rimasto piuttosto lontano dai riflettori, ma la notizia ha colpito profondamente sia i cari che i fan di Edoardo Bennato e del trio degli inizi.

Il primo ad aggiornare il pubblico è Eugenio con un post commemorativo su Facebook:

Si vive un momento di memoria e di sincero dolore da parte di chi ha perso un fratello e un compagno di musica. Il maggiore, Edoardo, è oggi il più attivo musicalmente. Il trio che aveva acceso la passione nei cuori di tutti resta un ricordo dolce-amaro.