19 Feb, 2025 - 19:51

Trump-Zelensky, scontro acceso dopo i colloqui con la Russia: botta e risposta infuocato

Trump-Zelensky, scontro acceso dopo i colloqui con la Russia: botta e risposta infuocato

Lo scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky si accende dopo i colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita. Le dichiarazioni del presidente americano hanno sollevato forti reazioni a Kiev alimentando il dibattito sul futuro dell’Ucraina e sulle possibili pressioni diplomatiche da parte di Washington.

Trump attacca Zelensky dopo i colloqui con la Russia: cosa ha detto

I funzionari statunitensi e russi si sono incontrati, il 18 febbraio, in Arabia Saudita per discutere una possibile fine della guerra. Allo stesso tempo, sono in corso i preparativi per un incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo russo, Vladimir Putin.

Da Mar-a-Lago, Trump ha commentato positivamente il primo contatto tra Stati Uniti e Russia definendolo "molto positivo". Le sue dichiarazioni hanno sollevato preoccupazioni a Kiev e tra gli alleati occidentali, timorosi che Washington possa adottare una posizione più morbida nei confronti di Mosca.

Le parole più discusse del presidente riguardano l’Ucraina. Trump sembra che abbia accusato Kiev di essere responsabile della guerra con la Russia. Ha inoltre sostenuto che l'Ucraina avrebbe potuto trovare una soluzione per porre fine al conflitto, dichiarando: "Hanno avuto un posto al tavolo per tre anni". Con questa affermazione, ha alimentato i timori dei suoi alleati sul futuro del Paese dell’Europa orientale.

"Pensateci, un comico di modesto successo, Volodymyr Zelenskyy, ha convinto gli Stati Uniti d'America a spendere 350 miliardi di dollari per entrare in una guerra che non poteva essere vinta, che non avrebbe mai dovuto iniziare. Una guerra che lui, senza gli Stati Uniti e "TRUMP", non sarà mai in grado di risolvere", ha dichiarato in un recente post.

Mentre attaccava Zelensky, il presidente americano ha espresso commenti più concilianti sulla posizione di Putin sostenendo che il leader russo "vuole che la gente smetta di morire" sul campo di battaglia. Ha anche affermato di essere "deluso" dalle lamentele dei funzionari ucraini.

La risposta di Zelensky a Trump: è “circondato dalla disinformazione”

Zelensky ha dichiarato che i colloqui in Arabia Saudita sono stati annunciati all'insaputa di Kiev, aumentando così le tensioni fra Kiev e Washington. Il presidente ucraino, infatti, ha persino rinviato la sua visita nel Paese per evitare "una falsa impressione di negoziati".

Zelensky ha respinto affermazioni di Trump, sostenendo che il presidente statunitense sia intrappolato in una "bolla di disinformazione".

"Purtroppo, il presidente Trump – per il quale nutro grande rispetto come leader di una nazione amica, il popolo americano che ci sostiene sempre – vive purtroppo in uno spazio dominato dalla disinformazione", ha dichiarato il leader ucraino.

Zelensky ha poi sottolineato che i colloqui tra Stati Uniti e Russia hanno solo rafforzato la posizione di Putin, permettendogli di "uscire dal suo lungo isolamento".

Quali conseguenze avrà lo scontro Trump-Zelensky?

Con le sue dichiarazioni, Donald Trump non si è limitato a mettere in dubbio chi abbia iniziato la guerra in Ucraina, ma ha anche alimentato un dibattito sulla legittimità di Volodymyr Zelensky. Secondo la legge marziale in vigore, le elezioni presidenziali ucraine del 2024 non si sono potute svolgere. Questa è una questione già ampiamente discussa dal presidente ucraino.

Mosca ha sfruttato questa situazione per dichiarare illegittima la leadership di Zelensky e ora le parole di Trump sembrano rafforzare questa narrativa. Il presidente americano ha anche affermato (in modo infondato) che il tasso di approvazione di Zelensky in patria fosse "al 4 per cento". Tuttavia, secondo un recente sondaggio dell’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev (KIIS), la popolarità del presidente ucraino è al 57 per cento, nonostante si registri un effettivo calo nei consensi. Trump, con un post, ha poi definito Zelensky "un dittatore senza elezioni", inasprendo ulteriormente i toni dello scontro.

L'incontro di Riyadh ha sicuramente rappresentato un passo verso il riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia. Secondo Putin, i negoziati miravano a ristabilire un clima di fiducia tra le due potenze. Tuttavia, questo rinnovato dialogo tra Washington e Mosca potrebbe tradursi in pressioni su Kiev affinché conceda qualcosa alla controparte.

Nonostante le speculazioni, gli esperti ritengono che l'Ucraina non accetterà né la cessione di territori né una riduzione delle proprie forze armate. Resta da vedere se le tensioni tra Trump e Zelensky avranno un impatto concreto sulla politica estera statunitense e sulle sorti del conflitto.

Le tensioni tra Trump e Zelensky evidenziano le profonde incertezze sul ruolo degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina. Mentre la diplomazia si muove tra Washington, Mosca e Kiev, le dichiarazioni del presidente americano potrebbero avere un impatto significativo sul futuro del conflitto.

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Nazlican Cebeci
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