21 Feb, 2025 - 10:05

Trump non perdona né dimentica: ecco perché odia Zelensky

Trump non perdona né dimentica: ecco perché odia Zelensky

 La tensione tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha radici profonde. Le relazioni tra i due leader sono state segnate da accuse reciproche e attacchi personali. Le recenti dichiarazioni dei due hanno rivelato divergenze che hanno accesso timori sulla possibilità che le ostilità personali possano mettere a rischio anche la possibilità di una soluzione diplomatica, giusta e duratura alla guerra in Ucraina. Ma cosa si nasconde dietro questo conflitto personale?

L’ostilità di Trump contro Zelensky

Dopo il primo contatto tra Stati Uniti e Russia avvenuto all’inizio della settimana in Arabia Saudita, Donald Trump e Volodymyr Zelensky hanno iniziato uno scontro acceso che è sfociato anche in attacchi personali.

Lo scorso 18 febbraio, i funzionari statunitensi hanno incontrato quelli russi a Riyadh. Il contatto è stato definito dai leader di entrambi i paesi “positivo”. Trump, prima della sua rielezione, aveva già annunciato l’intenzione di porre fine alla guerra in tempi brevi. Questo suo approccio al conflitto in Ucraina aveva già suscitato timori sul fatto che rischiasse di non soddisfare le richieste di Zelensky per una pace giusta che garantisse l’integrità territoriale e la sovranità del paese. La questione dell’Ucraina potrebbe rappresentare una minaccia alla sicurezza non solo del paese stesso, ma anche dell’intero continente europeo se non si trovasse un accordo per una pace duratura.

Dopo l’insediamento di Trump e mentre si avvicina il terzo anno di combattimenti, gli USA non hanno ancora annunciato un piano ufficiale. L’inizio dei contatti con la Russia (senza la presenza dei funzionari ucraini) sicuramente non rassicura Kiev e i suoi alleati.

Trump ha accusato Kiev di essere responsabile del conflitto e, allo stesso tempo, di non aver trovato una soluzione per porre fine alla guerra negli anni passati. Ha poi attaccato la legittimità del leader ucraino affermando che il suo consenso sia del 4 per cento.

Secondo Zelensky, che ha sempre cercato di seguire una linea diplomatica, il presidente americano è circondato dalla disinformazione. Le affermazioni che Trump ha fatto sul sostegno in patria di Zelensky sono state infatti smentite da diversi sondaggi. Il tycoon ha poi ulteriormente inasprito i toni, definendo il presidente ucraino un "comico di modesto successo" e un "dittatore senza elezioni".

Cosa c’è davvero dietro lo scontro tra Trump e Zelensky?

Le strade di Trump e Zelensky si erano già incrociate nel 2019, durante il primo mandato del tycoon. Il loro rapporto era Iniziato con un cordiale messaggio di congratulazioni da parte del presidente statunitense. Tutto sembra poi essere cambiato in vista delle elezioni presidenziali del 2020. 

Durante il suo primo mandato, il presidente degli Stati Uniti era già sotto pressione per il Russiagate, l’inchiesta sulle presunte interferenze russe nelle elezioni americane del 2016. La situazione si è complicata ulteriormente dopo che i repubblicani hanno perso la maggioranza alla Camera nelle elezioni di medio termine del 2018. Il candidato democratico Joe Biden, invece, guadagnava sempre più consensi come principale sfidante di Trump per il 2020.

Nel contesto di una crescente competizione elettorale, gli alleati di Trump avevano iniziato a diffondere accuse secondo cui Biden avrebbe fatto pressioni sul governo ucraino affinché licenziasse il procuratore generale per bloccare un’indagine sulla società energetica nel cui consiglio di amministrazione sedeva suo figlio Hunter Biden. Tuttavia, in seguito, è stato scoperto che le accuse si basavano su false informazioni fornite da un informatore dell’FBI e che il procuratore era stato rimosso per corruzione.

Sempre nel 2019, Trump avrebbe avuto una telefonata con Zelensky nella quale lo avrebbe esortato ad indagare su Biden. Secondo i democratici, questa richiesta costituiva un abuso di potere, poiché è illegale sollecitare l’intervento di un paese straniero per ottenere vantaggi politici nelle elezioni. Questa conversazione era, infatti, diventata la base della prima procedura di impeachment contro Trump. Il tycoon era stato accusato di aver fatto pressioni sul leader ucraino per ottenere informazioni compromettenti sul suo avversario.

Dopo essere stato messo sotto accusa nel dicembre 2019, Trump ha affrontato un processo nel quale poi è stato assolto. Nonostante l’assoluzione, Trump sembra non aver mai dimenticato né perdonato ciò che era accaduto.

Incontro tra Keith Kellogg e Zelensky: progressi incerti dopo lo scontro con Trump

L'inviato di Trump sull'Ucraina e sulla Russia, Keith Kellogg, ha incontrato il presidente ucraino il 20 febbraio a Kiev. I due non hanno tenuto una conferenza stampa dopo l'incontro in quanto questa è stata annullata su richiesta degli Usa. Non è quindi chiaro se siano stati fatti progressi dopo lo scontro Zelensky-Trump. I media hanno riportato che il presidente è "altamente motivato" anche se l'annullamento della conferenza stampa ha alimentato ulteriori speculazioni.

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Nazlican Cebeci
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