28 Feb, 2025 - 15:11

Massimo Ghini fuori dal set: la politica e la paura per la malattia del figlio

Massimo Ghini fuori dal set: la politica e la paura per la malattia del figlio

Massimo Ghini è un attore italiano noto per la sua versatilità e il suo impegno sia nel mondo dello spettacolo che in quello politico. La sua carriera è costellata di successi teatrali e cinematografici, ma la sua vita fuori dal set rivela un uomo profondamente coinvolto nelle questioni sociali e politiche del Paese, oltre che un padre premuroso che ha affrontato momenti di grande preoccupazione per la salute dei propri figli.

Massimo Ghini: orientamento politico

L'orientamento politico di Massimo Ghini affonda le radici nella sua famiglia. Suo padre, Lorenzo, è stato un partigiano e militante comunista, e questa eredità ha influenzato profondamente le scelte di Ghini. Nel corso degli anni, ha ricoperto diversi ruoli all'interno della scena politica italiana. È stato presidente nazionale del "Sindacato Attori Italiani-CGIL" e ha guidato una sezione del Partito Democratico della Sinistra (PDS) a Roma per circa dieci anni. Inoltre, ha svolto l'incarico di responsabile della cultura per il Partito Democratico (PD) nel Lazio e, dal 1993 al 1998, è stato consigliere comunale a Roma. 

Nel 2020, Ghini ha espresso critiche nei confronti dell'allora sindaca di Roma, Virginia Raggi, definendola "democristiana" e manifestando l'intenzione di candidarsi come provocazione per stimolare una reazione nella sinistra romana. In un'intervista, ha dichiarato: "Mi ha accolto uno strano silenzio, ma era una provocazione per dare la sveglia alla sinistra: 'Diamoci una mossa, sennò Roma se la prende la Meloni'". 

La sua fedeltà al Partito Democratico è rimasta costante nel tempo. Nel 2021, ha affermato: "Voterò PD, ma avrei preferito Zingaretti". Questa dichiarazione riflette il suo desiderio di una leadership forte e coerente all'interno del partito. 

Nel gennaio 2025, Ghini ha espresso frustrazione per lo stato di smarrimento all'interno della sinistra italiana, esortando a superare le divisioni e a concentrarsi su problemi concreti. Ha sottolineato l'importanza di unire le forze per affrontare le sfide politiche del Paese, riconoscendo al contempo l'abilità politica della premier Giorgia Meloni. 

Massimo Ghini e la malattia del figlio

Oltre al suo impegno politico, Massimo Ghini ha vissuto momenti di profonda preoccupazione nella sfera personale. Nel febbraio 2021, durante la pandemia di COVID-19, suo figlio di 25 anni, Lorenzo, è stato ricoverato in ospedale a causa di una polmonite bilaterale provocata dal virus. Ghini ha raccontato che il contagio è avvenuto durante un incontro tra amici, dove, nonostante avessero effettuato tamponi rapidi, il virus si è comunque diffuso. In un'intervista, ha spiegato: "Mio figlio e un gruppo di suoi amici avevano deciso, visto che non ne potevano più, di incontrarsi in una casa e avevano fatto tutti il tampone rapido. Invece non è servito a niente". 

La situazione è rapidamente peggiorata, portando al ricovero di Lorenzo. Ghini ha descritto quei momenti con grande apprensione: "All'inizio, quando ha scoperto di essere positivo, diceva di sentirsi bene; poi, dopo aver consultato il nostro medico di fiducia, è stato portato di corsa in ospedale dove gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale". Fortunatamente, dopo le cure ricevute, Lorenzo ha mostrato segni di miglioramento, anche se è rimasto positivo al virus per un certo periodo e ha dovuto continuare la quarantena in un "Covid-hotel". 

Questo episodio ha rafforzato in Ghini la consapevolezza della pericolosità del virus, soprattutto tra i giovani, e l'importanza di rispettare le misure di sicurezza. Ha colto l'occasione per lanciare un appello alla responsabilità collettiva e alla necessità di un intervento politico deciso per affrontare l'emergenza sanitaria. In un'intervista, ha dichiarato: "Il virus ora non colpisce solo gli anziani ma anche i giovani ed è diventato molto più pericoloso. In una situazione del genere, che trovo allucinante, penso che la politica si debba occupare prima di tutto di questa emergenza nazionale".

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