Il nome Oona Chaplin accende subito una lampadina: cinema, storia, dinastie artistiche. Ma dietro quel cognome iconico non c’è solo l’eco di un passato leggendario.
Oona Chaplin è un’attrice cresciuta tra paesi, lingue e culture diverse, con un percorso personale tutt’altro che lineare.
Dalla nascita a Madrid all’infanzia nomade, dagli studi teatrali rigorosi ai set di "Game of Thrones" e "Avatar", la sua identità è un mosaico complesso, molto più interessante di una semplice etichetta "figlia di" - o in questo caso anche "nipote di".
Ecco tutto quello che sappiamo su età, origini, famiglia e il legame speciale con il nonno Charlie.
Oona Castilla Chaplin è nata il 4 giugno 1986 a Madrid. Ha 39 anni e una biografia che sembra scritta da un autore cosmopolita. Non è cresciuta in un unico luogo, né con un’unica idea di casa: la sua infanzia si è divisa tra Spagna, Regno Unito, Svizzera e Cuba, seguendo gli spostamenti lavorativi della madre.
Questo continuo cambio di scenario ha inciso profondamente sulla sua visione del mondo. Oona ha raccontato che crescere tra culture diverse le ha dato una sensibilità particolare, una sorta di radar emotivo sempre acceso.
Ai Golden Globes ha spiegato che questa dimensione internazionale le ha permesso "di entrare in contatto con il mio cuore e con i miei sentimenti".
Non a caso, prima ancora della recitazione, ha trovato nella danza un primo linguaggio espressivo: danza classica, flamenco e salsa, discipline che l’hanno accompagnata fin dall’infanzia e che hanno lasciato un’impronta evidente nel suo modo di stare in scena.
Parlare di Oona Chaplin significa inevitabilmente parlare della sua famiglia. Sua madre è Geraldine Chaplin, attrice anglo-americana, figlia diretta di Charlie Chaplin e Oona O’Neill.
Una presenza fondamentale nella sua formazione, sia artistica sia personale. Oona ha lavorato più volte con la madre, costruendo un rapporto professionale basato su rispetto e confronto, non su scorciatoie.
Il padre è Patricio Castilla, direttore della fotografia cileno, figura meno nota al grande pubblico ma centrale nel suo equilibrio familiare. Dal precedente rapporto della madre con il regista Carlos Saura è nato il fratellastro Shane, che completa un nucleo familiare decisamente fuori dagli schemi tradizionali.
Il legame con Charlie Chaplin, però, resta il più evocativo. Oona è sua nipote, anche se non lo ha mai conosciuto: il genio del cinema muto è morto nel 1977, nove anni prima della sua nascita.
Il suo nome è un omaggio diretto alla nonna Oona O’Neill, quarta e ultima moglie di Chaplin, a sua volta figlia del drammaturgo Eugene O’Neill. Una linea genealogica che intreccia cinema e teatro come poche altre nella storia culturale occidentale.
Sul versante paterno emerge un altro elemento significativo: la nonna Hilda Valderrama, avvocatessa per i diritti umani mapuche. Un dettaglio che aggiunge profondità e impegno civile a un albero genealogico spesso raccontato solo in chiave glamour.
A 15 anni Oona Chaplin ottiene una borsa di studio in recitazione alla Gordonstoun School, in Scozia. Qui inizia a costruire seriamente la propria identità artistica, lontano dai set hollywoodiani.
Partecipa a tournée teatrali, recita in adattamenti classici e prende parte all’Edinburgh Festival Fringe, dove interpreta anche un ruolo ispirato indirettamente al nonno.
Dopo Gordonstoun arriva il passaggio chiave: l’ammissione alla Royal Academy of Dramatic Art (RADA) di Londra. Si laurea nel 2007, portandosi dietro una formazione tecnica solida, che diventa il suo vero biglietto da visita in un settore dove il cognome, da solo, non basta.
I primi anni dopo la RADA sono fatti di cinema britannico e spagnolo, cortometraggi e ruoli secondari. La svolta arriva nel 2012 con "Game of Thrones", dove interpreta Talisa Maegyr, personaggio destinato a lasciare un segno emotivo forte nel pubblico.
Seguono "The Crimson Field", "Taboo" - con una Zilpha Geary cupa e disturbante - e numerose produzioni internazionali. Nel 2024 Oona presenta il documentario radiofonico BBC "Hollywood Exiles", dedicato alla blacklist che colpì suo nonno durante il maccartismo, dimostrando un interesse attivo per la memoria storica familiare.
Il 2025 segna un nuovo salto con "Avatar: Fire and Ash", dove interpreta Varang, leader del Popolo della Cenere. James Cameron ha motivato così la sua scelta:
Oona Chaplin convive con un’eredità enorme senza mitizzarla né rinnegarla. Ha raccontato di aver pensato, in passato, di cambiare cognome. Poi ha scelto di farne una responsabilità, non un alibi.
Una frase che racchiude il senso del suo percorso: rispetto per la storia, ma sguardo fisso sul presente. E forse è proprio questo equilibrio a renderla, oggi, una delle figure più interessanti del panorama internazionale.
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