Sonia Bergamasco è una delle figure più poliedriche del panorama artistico italiano, distinguendosi come attrice, regista, musicista e poetessa. La sua capacità di spaziare tra diverse discipline artistiche, mantenendo sempre un alto livello qualitativo, la rende una figura di riferimento nel panorama culturale italiano.
Nata il 16 gennaio 1966 a Milano, ha sviluppato sin dalla giovane età una profonda passione per le arti, che l'ha portata a intraprendere una carriera ricca e variegata.
La formazione di Sonia Bergamasco è radicata nella musica: si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Successivamente, ha ampliato i suoi orizzonti artistici frequentando la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove si è diplomata in recitazione nel 1990.
Sonia Bergamasco è sposata dal 2000 con l’attore Fabrizio Gifuni, noto per le sue interpretazioni in teatro e cinema, nonché per il suo impegno nella valorizzazione della letteratura italiana attraverso la recitazione. I due si sono conosciuti nell’ambiente teatrale e da allora hanno condiviso non solo la vita privata, ma anche numerose esperienze artistiche. La loro unione è caratterizzata da una profonda intesa professionale e personale, che si riflette nella loro capacità di sostenersi reciprocamente nelle rispettive carriere.
La coppia ha due figlie, Valeria e Maria, che hanno cresciuto con discrezione, lontano dai riflettori. Bergamasco e Gifuni hanno sempre mantenuto una certa riservatezza sulla loro vita familiare, preferendo non esporre la sfera privata alla curiosità del pubblico e dei media. In diverse interviste, l’attrice ha sottolineato l’importanza di un equilibrio tra carriera e famiglia, riconoscendo quanto sia fondamentale per lei poter contare su un solido nucleo familiare che le permetta di affrontare le sfide del mondo dello spettacolo con serenità. Nonostante la loro notorietà, sia Sonia che Fabrizio hanno scelto di vivere in modo semplice e autentico, lontani dai clamori dello star system, privilegiando momenti di quotidianità e condivisione con le loro figlie.
Il suo debutto teatrale è avvenuto nello stesso anno sotto la direzione di Giorgio Strehler nell'opera "Arlecchino dei giovani". Da allora, ha collaborato con registi di spicco come Carmelo Bene, Theodoros Terzopoulos, Massimo Castri, Antonio Latella, Thomas Ostermeier e Jan Fabre.
La sua carriera cinematografica è iniziata nel 1994 con il film "Miracoli, storie per corti". Ha ottenuto riconoscimenti significativi per la sua interpretazione in "La meglio gioventù" (2003), che le è valsa il Nastro d'Argento come miglior attrice. Altri film degni di nota includono "Quo vado?" (2016) e "Amorfù" (2003).
In televisione, è nota al grande pubblico per il ruolo di Livia Burlando nella serie "Il Commissario Montalbano", dove ha interpretato la storica fidanzata del commissario a partire dalla decima stagione.
Oltre alla carriera attoriale, Sonia Bergamasco ha diretto e interpretato spettacoli in cui la sua formazione musicale si intreccia profondamente con il teatro. Tra questi, "Il Ballo", basato sul romanzo di Irène Némirovsky, e "Il Quaderno di Sonia", con musiche di Fabrizio De Rossi Re.
Il suo impegno si estende anche al sociale: nel 2017 ha sostenuto l'organizzazione Medici Senza Frontiere, visitando tre ospedali in Giordania per la campagna "Cure nel Cuore dei conflitti".
La sua versatilità e il suo talento le hanno valso numerosi riconoscimenti nel corso degli anni. Oltre al già menzionato Nastro d'Argento, ha ricevuto il Premio Duse per la sua attività teatrale e una nomination al David di Donatello come miglior attrice non protagonista per il film "Quo vado?".