Il nuovo ISEE 2025 è ormai diventato un tema all'ordine del giorno per milioni di famiglie italiane che intendono accedere a prestazioni sociali agevolate. Una rilevante modifica al calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, introdotta dalla recente Legge di Bilancio, è entrata in vigore dal 3 aprile scorso.
La novità principale è l’esclusione dei titoli di Stato fino a un massimo di 50.000 euro dal computo dell’ISEE.
Una misura che mira a rendere il sistema più equo, favorendo soprattutto le famiglie con redditi medio-alti ma con risparmi accumulati.
Per semplificare l’adeguamento al nuovo meccanismo di calcolo, l’INPS ha messo a disposizione un simulatore online, accessibile anche senza credenziali digitali, per aiutare i contribuenti a stimare il nuovo valore ISEE.
Scopriamo insieme come funziona il simulatore e le ultime istruzioni dell'INPS sul calcolo dell'ISEE 2025. Prima di farlo, vi lasciamo al video YouTube di Bonus & Pagamenti su come aggiornare l'indicatore lasciando fuori dal calcolo i Titoli di Stato.
Il simulatore ISEE 2025 dell’INPS è uno strumento innovativo, progettato per orientare i cittadini nella valutazione della propria situazione economica, secondo le nuove regole in vigore.
L’accesso è libero e gratuito: non sono richiesti SPID, CIE o PIN. Basta inserire i dati anagrafici e fiscali del proprio nucleo familiare. Per una simulazione accurata, è utile avere a portata di mano:
Ma come funziona nello specifico?
Il simulatore permette di confrontare il valore dell’ISEE attuale con quello che risulterebbe dopo l’applicazione delle nuove norme. In caso di risultato vantaggioso, il passo successivo è la presentazione di una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) presso un CAF o tramite i servizi online INPS. La nuova attestazione, calcolata secondo la riforma, potrà garantire un accesso più ampio o condizioni migliorate per varie prestazioni sociali.
Le nuove indicazioni dell’INPS specificano che, pur escludendo i titoli di Stato fino a 50.000 euro dal calcolo ISEE 2025, restano inclusi tutti gli altri strumenti finanziari indiretti, come fondi comuni di investimento, polizze e gestioni patrimoniali.
Il dichiarante deve continuare a indicare, per ogni rapporto bancario intestato a membri del nucleo familiare, sia il saldo attivo al 31 dicembre dell’anno precedente sia la giacenza media annua.
Tale modifica è destinata ad avere delle ripercussioni rilevanti, soprattutto sulle famiglie con risparmi. Si stima che l’effetto medio sarà un incremento dello 0,23% nell’accesso alle prestazioni sociali, con un aumento delle erogazioni per l’Assegno Unico pari a circa 44 milioni di euro. Anche gli studenti universitari potrebbero trarre vantaggio, dal momento che le tasse universitarie sono calcolate in base all’ISEE.
Le DSU già presentate nel 2025 prima della riforma restano valide fino alla loro naturale scadenza. Tuttavia, per sfruttare le novità dell’ISEE 2025, è possibile presentare una nuova attestazione in qualsiasi momento, escludendo i titoli di Stato secondo i nuovi limiti.
Per quanto riguarda l’Assegno Unico, la scadenza per presentare il nuovo ISEE aggiornato è fissata al 30 giugno 2025. Chi rispetta questo termine potrà recuperare anche gli arretrati a partire da marzo.
Una mancata presentazione entro questa data non preclude l’accesso alla misura, ma impedisce il riconoscimento retroattivo dei benefici.
Per ottenere l’ISEE 2025, i cittadini possono scegliere tra diverse modalità. È possibile compilare autonomamente la DSU attraverso i servizi online dell’INPS, rivolgersi a un CAF per ricevere supporto, oppure utilizzare il modello precompilato messo a disposizione da INPS e Agenzia delle Entrate, integrandolo con autodichiarazioni per i dati mancanti.
Una volta inviata la DSU, il tempo medio per ricevere l’attestazione ISEE completa è di circa dieci giorni lavorativi.
I documenti necessari sono: