L’Arsenal torna in semifinale di Champions League dopo sedici anni: l’ultima volta risale alla stagione 2008/09. In quell’occasione si fermarono al penultimo atto contro il Manchester United, questa volta la squadra di Mikel Arteta vuole fare ancora meglio: vuole tornare in finale, come non accade dal 2006, quando disputò la finale di Parigi contro il Barcellona.
Contro il Paris Saint Germain non sarà facile, i francesi hanno dimostrato di essere un’ottima squadra e si preannuncia una doppia sfida molto equilibrata. Ci sono però alcuni numeri che spingono l’Arsenal non solo al passaggio del turno ma anche alla vittoria finale, andiamo a scoprirli.
Tra le quattro semifinaliste di quest’edizione della Champions League quella che forse era meno pronosticabile a inizio stagione è l’Arsenal. Partita leggermente dietro come ambizioni rispetto alle altre, ora è tra le prime quattro squadre d’Europa e non deve essere assolutamente sottovalutata, anzi la squadra allenata da Mikel Arteta, in base ad alcuni numeri, è la favorita numero uno per la vittoria finale della competizione.
Si dice che i numeri non mentono mai, nelle ultime dieci edizioni, quando una squadra inglese è arrivata in finale, in tre delle cinque occasioni ha poi alzato il trofeo. Questo è accaduto al Manchester City due anni fa, al Chelsea nel 2020/21, al Liverpool nel 2018/19. Solo nel 2017/18 e nel 2021/22 il Liverpool si è dovuto arrendere al Real Madrid in entrambe le annate. A Londra quindi staranno toccando ferro, certo superare il Paris Saint Germain non sarà facile, i francesi vogliono provare a vincere la prima Champions League della loro storia dopo la finale persa cinque anni fa.
L’Arsenal batte il Real Madrid nei quarti di finale e si qualifica con merito alla semifinale dove affronterà il Paris Saint Germain (29 aprile e 6 maggio). I Gunners hanno battuto sia all’andata che al ritorno la squadra allenata da Carlo Ancelotti. 3-0 a Londra dopo una prova sontuosa e 1-2 a ritorno a Madrid. Dopo la vittoria dell’andata, molti allenatori si sarebbero presentati nel match di ritorno con un atteggiamento prudente, i Gunners invece sono andati al Bernabeu con l’obiettivo di impedire la remuntada, giocando a viso aperto e con un calcio offensivo.
I pericoli maggiori infatti sono arrivati proprio dagli inglesi che non si sono fatti condizionare neppure dal calcio di rigore sbagliato da Saka nel primo tempo che avrebbe potuto chiudere la qualificazione. Simbolo di questa trionfale vittoria l’allenatore dell’Arsenal, Mikel Arteta, che nella conferenza stampa pre gara di ritorno si è presentato con un sorriso smagliante e sicuro delle qualità della sua squadra:
“Siamo qui per conquistare la semifinale. Non abbiamo timori, rispetto e ammirazione per quello che il Real ha fatto in questa competizione, ma il passato non scende in campo domani. Tocca a noi vincere questa partita e la Champions che non abbiamo mai conquistato, ma abbiamo buone possibilità per farlo. Rimonta Real? Lavoriamo sugli aspetti che riteniamo cruciali per vincere la partita, dobbiamo credere, dominare e avere la fiducia che possiamo batterli. Ci sono tre aspetti chiari. Uno di questi è l’aspetto emotivo. È molto importante. Dobbiamo prepararci per questo tipo di partite e anche saperci godere scenari di questo tipo.”
Leggendo queste parole alcuni potrebbero leggere della spavalderia, dell’arroganza ma non è così, anzi, è sicurezza delle proprie qualità, della propria squadra. Quando si è sicuri di quello che si sta facendo non si ha nessun timore di fallire. Il lavoro però non è ancora completo, l’Arsenal vuole continuare a sognare, mancano ancora due passi: la semifinale contro il Paris Saint Germain, e poi la finale del 31 maggio a Monaco di Baviera.