Martina Arduino è una delle stelle più brillanti della danza italiana contemporanea. Prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, ha conquistato pubblico e critica grazie al suo talento, alla sua dedizione e a una carriera costruita con passione e sacrificio. Ma chi è davvero Martina Arduino? Scopriamo insieme la sua età, le origini, la formazione, la vita privata e i traguardi raggiunti.
Martina Arduino è nata il 4 settembre 1996 a Moncalieri, in provincia di Torino. Cresciuta nel torinese, si avvicina alla danza fin da piccolissima: a soli tre anni accompagna la sorella a una lezione di prova e, mentre quest’ultima si tira indietro, Martina rimane affascinata dall’ambiente e decide di restare in sala. Da quel momento, la danza diventa il suo mondo.
Martina Arduino è sentimentalmente legata a Marco Agostino, anche lui primo ballerino della Scala. La loro relazione è nata tra le sale prove e i palcoscenici del teatro, dove la complicità artistica si è trasformata in amore. Insieme condividono non solo la passione per la danza, ma anche viaggi ed esperienze di vita: hanno visitato l’Africa, in particolare la Tanzania e Zanzibar, esperienze che li hanno arricchiti umanamente e artisticamente.
Martina ha dichiarato che lavorare e danzare con Marco le permette di essere schietta e di fidarsi completamente di lui, sia sul palco che nella vita privata.
La passione per la danza si trasforma presto in un percorso di formazione rigoroso. Martina inizia a studiare danza classica a Torino, ma il vero salto arriva nel 2007, quando viene ammessa a soli 11 anni alla prestigiosa Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Qui si trasferisce con la famiglia, che la sostiene in ogni passo: mamma, nonna e sorella si spostano con lei a Milano, mentre il padre resta a Torino per lavoro ma resta sempre molto presente e partecipe.
Durante gli otto anni di Accademia, Martina si distingue per la serietà, la dedizione e il talento. Nel 2015 si diploma e viene subito scritturata dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, segnando l’inizio di una carriera folgorante.
Poco dopo il diploma, Martina Arduino debutta in ruoli di grande responsabilità: a soli 19 anni interpreta la Fata dei Lillà ne La bella addormentata di Ratmanskij, esperienza che la mette subito alla prova e la fa notare nel panorama della danza italiana. Nel 2016 riceve il Premio Danza&Danza come miglior interprete emergente, mentre nel 2017 si aggiudica il Premio Europaindanza per la sua interpretazione di Giulietta di MacMillan.
Nel 2018, a soli 21 anni, viene nominata prima ballerina della Scala. Da quel momento, il suo repertorio si arricchisce di ruoli da protagonista nei grandi classici: Giulietta in Romeo e Giulietta, Odette/Odile ne Il lago dei cigni, Medora e Gulnare in Le Corsaire, Kitri in Don Chisciotte, l’amante di Lescaut in Manon, la Fata Confetto ne Lo schiaccianoci, Aurora ne La bella addormentata, la protagonista nel Boléro di Béjart e Sylvia nella versione di Manuel Legris.
Nel 2019 danza accanto ad Alessandra Ferri e Federico Bonelli nella prima scaligera di Woolf Works di McGregor. Nel 2020 vince il Premio Positano Léonide Massine come danzatrice dell’anno sulla scena internazionale. Il 2021 la vede impegnata in nuovi ruoli come Olga in Madina e Nikiya ne La Bayadère, oltre a ricevere il Premio Nazionale Sfera D’Oro per la Danza.
Nel 2022 debutta come Tat’jana in Onegin e come Clara ne Lo schiaccianoci di Nureev con Jacopo Tissi. Nel 2023 esordisce come Odette/Odile nell’allestimento di Nureev de Il lago dei cigni. La sua carriera è in costante ascesa, segnata da una continua ricerca artistica e da una tecnica impeccabile.
Martina Arduino è considerata una ballerina romantica, capace di emozionare il pubblico con la sua interpretazione e la sua presenza scenica. Lavora ogni giorno sulla tecnica, ma mette sempre al primo posto la ricerca della bellezza e la capacità di trasmettere emozioni. La sua carriera è stata segnata da maestri importanti come Vera Karpenko, Tatiana Nikonova e Massimo Murru, che l’hanno guidata nella crescita artistica.