Killian Marcus Nielsen è il figlio della celebre attrice e modella danese Brigitte Nielsen, una delle icone di Hollywood degli anni Ottanta, nota per film come Rocky IV, Cobra e Yado. Ma chi è davvero Killian? Qual è la sua storia personale e chi è suo padre? Il suo percorso di vita è stato segnato da scoperte dolorose, momenti difficili e una rinascita personale che oggi lo vede protagonista anche in Italia.
Killian Marcus Nielsen nasce il 15 dicembre 1989 a Scottsdale, in Arizona, negli Stati Uniti. Per i primi anni della sua vita, cresce con la madre Brigitte Nielsen e con quello che crede essere suo padre, Raul Meyer, compagno dell’attrice all’epoca. Solo all’età di otto anni, però, Killian scopre la verità sulla sua identità: aprendo un cassetto in casa trova il passaporto della madre, dove legge il nome “Marcus Gastineau” accanto alla sua foto da bambino. È così che viene a sapere che il suo vero padre biologico è Mark Gastineau, ex campione di football americano e volto noto negli Stati Uniti.
Questa scoperta segna profondamente la sua infanzia. Fino a quel momento, Killian aveva chiamato “papà” Raul Meyer, senza sapere che il suo vero padre era un altro uomo. La verità emerge in modo improvviso e, come lui stesso ha raccontato in diverse interviste, lo segnerà anche negli anni a venire.
Mark Gastineau, il padre biologico di Killian, è stato uno dei più celebri giocatori di football americano negli anni Ottanta, noto per la sua carriera nei New York Jets e per la sua vita fuori dagli schemi. Killian lo incontrerà per la prima volta solo a vent’anni, dopo aver scoperto la verità sulla sua paternità. Il rapporto tra i due non è mai stato semplice, segnato dalla distanza e dalle difficoltà personali vissute da Gastineau stesso.
Il legame tra Killian e Brigitte Nielsen è stato, almeno nei primi anni, molto forte. Cresciuto tra gli Stati Uniti e l’Italia, Killian si trasferisce a Milano a soli 14 anni per inseguire il sogno di diventare attore e modello, mantenendosi da solo con lavori umili come il cameriere. La madre, impegnata in una carriera internazionale e in frequenti spostamenti, cerca di coinvolgerlo nella sua vita americana, ma Killian sceglie di restare in Italia.
Questa decisione, come lui stesso ha ammesso, sarà l’inizio di un periodo difficile. Dopo il divorzio tra Brigitte e Meyer, la madre si trasferisce a Los Angeles. Killian resta solo in Italia, vivendo un senso di solitudine e ribellione che lo porterà a prendere strade sbagliate. “Ho sbagliato a non andare con lei e ne ho tutte le colpe”, ha raccontato Killian, sottolineando come la lontananza dalla madre abbia inciso profondamente sul suo percorso personale.
La vita di Killian Nielsen non è stata semplice. Dopo aver lavorato nella distribuzione di alcolici, cade nel tunnel dell’alcolismo, una dipendenza che lo accompagnerà per diversi anni e che lo porterà anche a rischiare la vita. In una toccante intervista a La Volta Buona di Caterina Balivo, Killian ha raccontato di aver subito un arresto cardiaco a causa dell’abuso di alcol, arrivando a un passo dalla morte.
Durante questo periodo, il rapporto con la madre si incrina ulteriormente. Brigitte Nielsen, pur cercando di aiutarlo, decide a un certo punto di interrompere ogni contatto, nella speranza che questa scelta possa spronarlo a reagire. “Ho creato un muro anche con mia madre che non si voleva più far sentire. La sua però non era cattiveria: voleva lanciarmi un messaggio”, ha spiegato Killian.
La svolta arriva nel 2020, quando Killian incontra Laura Maria Barbieri, la donna che diventerà la sua compagna e che lo aiuterà a uscire dal tunnel della dipendenza. Grazie a lei, Killian riesce a ritrovare un equilibrio e una serenità che sembravano ormai perduti. Oggi, dopo aver partecipato a reality show italiani come L’Isola dei Famosi e aver tentato la strada del Grande Fratello insieme alla fidanzata, Killian si racconta con onestà e senza filtri, consapevole delle sue fragilità ma anche della forza ritrovata.