Arianna Montefiori, nata a Roma il 19 luglio 1994 sotto il segno del Cancro, è un'attrice italiana che ha conquistato il pubblico grazie alle sue interpretazioni in fiction di successo come "Che Dio ci aiuti", "L'isola di Pietro" e "Il paradiso delle signore". Figlia d'arte, Arianna ha seguito le orme paterne nel mondo dello spettacolo, mostrando sin da giovane una predisposizione per le arti performative. Prima di dedicarsi alla recitazione, la sua grande passione è stata la danza: si è infatti diplomata in danza moderna e contemporanea presso il Teatro Greco Dance Company di Roma. Nel 2016 ha concluso il suo percorso di studi presso la scuola di recitazione Teatro Azione di Roma, iniziando così la sua carriera nel mondo della recitazione. Chi sono i genitori che l'hanno supportata in questo percorso artistico? E come è arrivata al matrimonio con il cantante Briga? Scopriamolo insieme.
Il padre di Arianna Montefiori è Luigi Montefiori, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di George Eastman. Nato a Genova il 16 agosto 1942, Luigi è un volto importante del cinema italiano, avendo lavorato come attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico. La sua carriera è iniziata negli anni '60, quando ha abbandonato il Centro sperimentale di cinematografia dopo solo un anno per iniziare ad apparire in film western all'italiana.
Grazie alla sua imponente statura di due metri, Luigi Montefiori ha interpretato principalmente ruoli da antagonista o da mostro in numerosi film come "Cani arrabbiati", "Blastfighter", "Antropophagus" e "Rosso sangue". È stato uno dei collaboratori storici del regista Joe D'Amato, per il quale ha scritto e interpretato film divenuti cult. Nella sua lunga carriera ha avuto l'opportunità di lavorare con registi del calibro di Federico Fellini, Mario Bava, Lamberto Bava, Lina Wertmüller ed Enzo G. Castellari.
Dopo aver co-diretto con Joe D'Amato il film "Anno 2020 - I gladiatori del futuro", ha esordito nella regia con "DNA formula letale", film che gli è valso il primo premio al Festival di Avoriaz. A partire dagli anni '90, si è dedicato principalmente alla sceneggiatura per la televisione, lavorando a progetti come "La squadra", "Il maresciallo Rocca" e "Il cuore nel pozzo".
Nel giugno 2021, la famiglia Montefiori ha attraversato un momento difficile quando Luigi è stato colpito da un grave problema cardiaco che ha richiesto il ricovero in ospedale. Nonostante la preoccupazione iniziale, la situazione è poi migliorata, come ha confermato la stessa Arianna:
La mamma dell'attrice è una donna che non si espone al pubblico, eppure il suo profilo Instagram ha potuto dare qualche indizio. La madre di Arianna è Manuela Romano, sceneggiatrice e donna di grande talento.
Ciò che sappiamo è che i genitori di Arianna hanno avuto un ruolo fondamentale nel supportare le sue passioni artistiche. Come ha dichiarato l'attrice stessa:
Arianna ha sempre parlato con affetto della sua famiglia, sottolineando di avere un rapporto bellissimo con la sua famiglia, e in particolare con suo fratello e sua sorella.
La storia d'amore tra Arianna Montefiori e Mattia Bellegrandi, conosciuto artisticamente come Briga, è iniziata grazie all'attrice Diana Del Bufalo, collega e amica di Arianna.
Briga, nato a Roma il 10 gennaio 1989, è un cantautore e rapper che ha raggiunto la notorietà grazie alla partecipazione al talent show "Amici" di Maria De Filippi nel 2015, dove si è classificato secondo. Dopo un anno di frequentazione, nell'ottobre 2020, è arrivata la proposta di matrimonio.
Le nozze sono state celebrate il 18 dicembre 2021 nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Un matrimonio da sogno, come hanno testimoniato le foto condivise sui social, dove Arianna è apparsa con un meraviglioso abito bianco, semplice, con del pizzo sulle braccia e il decolleté, impreziosito da un lungo velo. Durante la cerimonia non poteva mancare Diana Del Bufalo, testimone di nozze dell'amica che aveva fatto da "cupido" all'inizio della loro storia.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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